Commissariare la sanità per rendere impopolare Loiero

Gazzetta del Sud – 24 set 2009

Questa secondo Aurelio Misiti la strategia del Governo di centrodestra che vuole vincere le elezioni regionali


Non ci sono dubbi sulla non eccelsa qualità media delle strutture sanitarie in Calabria, dove pure esistono alcuni reparti ospedalieri pubblici e alcune cliniche private di livello eccellente, ma da questo alla descrizione che viene fatta dai media nazionali “ce ne corre”.

Non si può non essere vicini a coloro i quali perdono un familiare mentre si attendono dall’ospedale una sicura guarigione. La loro reazione infatti, spesso razionale ma qualche volta di tipo irrazionale, non può non essere giustificata a causa del dolore.

Tutto questo avviene in ogni parte del mondo e si verifica ogni giorno in tutte le regioni italiane, dove qualche volta si registrano errori umani del personale sanitario; tanto è vero che il Parlamento Italiano ha istituito una Commissione d’indagine presieduta dall’On. Orlando di Italia dei valori. Quello che risulta ormai una “provocazione” è il ragionamento semplicistico diffuso dai media nazionali che ogni persona deceduta negli ospedali calabresi costituisce un caso di malasanità. L’insistenza di vari canali televisivi pubblici e privati di “affondare” il bisturi contro la Regione Calabria è divenuto un esercizio veramente disdicevole.

È pure vero che i reparti chirurgici di altissima specializzazione sono pochi ma è anche vero che ogni giorno la sanità calabrese, in particolare quella delle tre grandi città, cura migliaia e migliaia di pazienti con buoni risultati..

I tentativi di riformare il sistema non hanno portato a consistenti risultati in quanto due terzi del bilancio della regione sono “sanità” e quindi ogni cambiamento trova favorevoli pochi e contrari molti. Se così non fosse stato non si spiegherebbero le durissime opposizioni al piano dell’assessore Gianfranco Luzzo, che voleva semplificare la gestione attraverso la riduzione del numero delle ASL e la costruzione di nuovi ospedali centralizzati con l’abbandono di quelli “fotocopia”. Stessa negativa accoglienza ha ricevuto l’ottimo lavoro dell’assessore Doris Lo Moro. Il Presidente Loiero ha tentato di assecondare il Governo nazionale investendo del  ruolo un dirigente della Protezione Civile; ma anche questo non ha dato buoni frutti, tanto che ha dovuto tagliare netto con gli uomini di Bertolaso.

Anche la carenza di nuovi ospedali  non ha consentito di migliorare la qualità dell’assistenza. Ma se approfondiamo di più i rapporti Stato Regione sulla sanità calabrese notiamo una realtà sconcertante: il Corriere  della Sera del 13 luglio u.s. ha pubblicato una tabella da cui si evince che la Regione Calabria ha ricevuto 200 € a testa annuali meno della media nazionale, accumulando così un deficit di 2,3 Miliardi di euro negli ultimi otto anni.

Se avessimo potuto godere dei trasferimenti medi nazionali saremmo oggi in attivo e avremmo potuto cosi elevare i parametri di efficienza sanitaria.

Quindi è evidente che il miglioramento della sanità in Calabria non passa solo per la certificazione dei conti ma richiede una cooperazione per evitare il gap dei trasferimenti di fondi, elevando prima il livello dei parametri di efficienza. In uno “Stato” normale ciò sarebbe naturale; in Italia invece la lotta politica, anche interna alle due coalizioni, lascia poco spazio al bene pubblico e molto agli interessi individuali. Si spiegano così gli attacchi a Loiero senza entrare nel merito da parte  del Governo, dei partiti di opposizione e qualche volta di quelli della sua maggioranza.

I calabresi devono sapere che il centro-sinistra ha abolito il ticket sulle medicine, ha difeso la razionalizzazione e la permanenza degli ospedali di collina e di montagna, ha tentato in tutti i modi di costruire i nuovi ospedali, accettando anche un commissario della protezione civile, ma il Governo va avanti per la sua strada e vuole imporre in Calabria come nel Lazio un commissariamento di comodo e ricattatorio, che prevede ticket sempre più alti, eliminazione di ospedali ancora utili, rendendo così impopolari i Loiero e i Marrazzo, consentendo al centrodestra di vincere le prossime elezioni regionali.

Sono sempre più convinto invece che per il bene dei cittadini sia indispensabile unire tutte le forze sane per superare l’emergenza sanità senza guardare alcun interesse di parte sia politica che economica.

Aurelio Misiti

deputato della Repubblica



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