Regionali: Muzzì (PD), quella di Di Pietro è politica pregiudizio

(AGI) – Catanzaro, 23 Nov. – Mario Muzzì, componente della Direzione regionale del PD, commenta le ultime dichiarazioni di Antonio Di Pietro, critico verso il governatore Agazio Loiero. “Ancora una volta – afferma – IDV e il suo leader Di pietro si esercitano, a questo punto, proditoriamente, nella politica del pregiudizio, lanciando anatemi contro persone e fatti senza sentire il bisogno di motivarli con argomentazioni e riflessioni approfondite. Ancora una volta – continua – si assiste al primato della demagogia e del populismo di maniera che tanti danni ha sin qui provocato nel Paese determinando l’imbarbarimento del dibattito politico e la perdita di credibilità da parte dell’opinione pubblica nei confronti di tutte le istituzioni, nessuna esclusa. Una corsa sfrenata verso la delegittimazione  generale alla quale l’on. Di Pietro partecipa con forsennata determinazione, senza rendersi conto che, cos’ facendo, oltre a cancellare buona parte dell’opera meritoria di moralizzazione delle istituzioni e della cosa pubblica che egli ha condotta da valoroso magistrato, contribuisce a far lievitare l’azione degenerativa che quel processo,disgiunto dal governo delle vicende politiche, ha determinato nel tessuto sociale sino al punto da regalarci oltre quindici anni di berlusconismo! A me piacerebbe che il ragionamento si spostasse su fatti concreti e dal giudizio complessivo che da questi si terrà si potrà convenire o meno sull’esigenza di avviare un percorso di discontinuità.
“Su questo piano – aggiunge l’esponente del PD – l’operato della Giunta Loiero va giudicato senza pregiudizi con una analisi non solo dei risultati prodotti, e già questi potrebbero essere sufficienti ad esprimere considerazioni positive, quanto soprattutto sull’avvio di alcuni processi riformatori che mai nessuno ha avuto il coraggio e la forza di affrontare in quaranta  anni di regionalismo e che il solo elencarli richiederebbe molto più spazio rispetto a quello di una semplice dichiarazione di precisazione come la mia. Su questo accetto sfide anche all’interno degli organismi democratici di IdV! Intanto vorrei sottoporre all’attenzione dell’onorevole Di Pietro due principi elementari di democrazia: è o non è un diritto del popolo che lo ha eletto giudicare l’operato di chi lo ha governato ed è o non è  un dovere di quest’ultimo rendere conto della propria azione amministrativa; e poi è sbagliato affermare che toccherebbe anche ai magistrati giudicare in nome del popolo sovrano! Sbaglia l’onorevole Di Pietro a considerare come diverse due cose che invece hanno lo stesso fondamento democratico? Ciò detto anche in questo caso vorrei rammentare al distratto onorevole Di Pietro che proprio in materia di giudizi è stato lo stesso Presidente Loiero ad affermare solennemente il suo intendimento a non candidarsi anche in caso di solo rinvio a giudizio ed è quanto dire in una condizione generale in cui abbiamo un premier che dichiara di non dimettersi neanche in caso di condanna ed un sistema giudiziario che spesso arriva alle fasi conclusive o troppo presto o troppo tardi! Argomenti politicamente il suo no a Loiero, convinca il suo pupillo Callipo a sottoporsi al vaglio del popolo delle primarie e se vi sarà, come lui sostiene, l’adesione dei calabresi siamo pronti a sostenere una battaglia comune: diversamente – conclude – non possiamo consentire a nessuno, tantomeno all’onorevole Di Pietro, di auto conferirsi, in spregio alle più elementari regole di democrazia, patenti di rappresentatività esclusiva che nessuno gli ha delegato e che nessuno gli riconosce”. (AGI)

AdV
211525 NOV 09



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