Dichiarazione dell’on. Misiti

ROMA. Il risultato delle elezioni amministrative, in generale non positivo per i partiti di governo, ha scatenato una gara mediatica, che non trova riscontro nei quattro appuntamenti analoghi della passata legislatura, quando i partiti di governo sono stati severamente puniti. Il centro-destra dimentica quei fatti e il centro-sinistra si dà una ragione della sconfitta.
Su un punto sembrano concordare i due schieramenti: nel nostro paese esisterebbe un solo grande problema: la questione settentrionale.
Innanzitutto va chiarito che il Nord ha goduto, dall’Unità d’Italia in poi, di favorevoli condizioni, in primo luogo doganali, che hanno favorito lo sviluppo, invertendo la situazione pre-risorgimentale.
Nel dopoguerra, continua il deputato di Italia dei Valori, si è assistito ad una gara di investimenti pubblici nei principali settori dell’economia. Quelli che più hanno usufruito di questi benefici sono: le infrastrutture autostradali e ferroviarie, che in Italia esistono sostanzialmente al centro-nord (vedi il sistema autostradale italiano, che finisce a Bari e il Treno ad Alta Velocità che termina a Napoli).
Si sono avute continue sovvenzioni all’industria di Stato, ai privati come la Fiat, e all’agricoltura padana sia da parte dello Stato che dell’Unione europea. La produzione dei beni nell’industria e nell’agricoltura è stata anche sostenuta dalla manodopera del Sud e dagli stessi risparmi dei cittadini meridionali.
Oggi, con un reddito pro-capite doppio del Nord rispetto al Sud, si vorrebbe ancora una volta aumentare la forbice, affermando nei fatti che la questione meridionale non c’è più, mentre è nata quella settentrionale.
Si vuole arrivare – dichiara infine Misiti- probabilmente a un federalismo fiscale tutto a vantaggio del centro-nord.
Occorre invece tener conto con fermezza che il Nord può continuare a produrre gas inquinanti e il Sud a produrre ossigeno, purché si riconosca al Sud il relativo credito ambientale; e ciò paregerrebbe certamente il conto. E’ stato possibile sottoscrivere gli impegni Kyoto e di Bruxelles sui gas inquinati solo per la grande solidarietà del Sud rispetto al Nord.
Una scelta che non tenga conto di tutto questo, non solo allontanerà il Sud dal Nord, ma impedirà la crescita dell’Italia in seno alla Comunità Europea e internazionale.

on. Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori
www.aureliomisiti.it



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