Aurelio Misiti rilancia le grandi opere: il Ponte sullo Stretto è bellissimo, si farà

Il prof. Pino Caridi ufficializza la sua adesione a Italia dei Valori
Il Partito di Di Pietro rimane fedele all’Unione, almeno per ora, e strizza l’occhio al Centrodestra

Gazzetta del Sud
«Il ministro Padoa-Schioppa ha detto che le tasse sono bellissime? Per noi di bellissimo c’è il Ponte sullo Stretto, un’opera assolutamente indispensabile per il Mezzogiorno e per l’Italia». Parole e musica di Aurelio Misiti, che ieri mattina nella sede di Italia dei Valori ha incontrato la stampa per annunciare ufficialmente l’adesione del prof. Giuseppe Caridi, promotore del movimento “Avvenire, crescita e sviluppo”, al partito di Di Pietro.
È stata anche l’occasione per fare il punto sull’attuale situazione politica, all’indomani della festa di Italia dei Valori a Vasto, dove si sono visti numerosi esponenti del Centrodestra e della sinistra radicale, mentre dei rappresentanti del nascente Partito democratico neppure l’ombra. Ed è lo stesso Misiti ad ammettere, tra le righe, che il rapporto tra IdV e Unione inizia a scricchiolare. «Saremo fedeli al Centrosinistra fino in fondo – assicura il parlamentare-, anche se a livello amministrativo ci regoleremo a seconda degli interessi locali. Al termine della legislatura non escludiamo niente, neppure un passaggio al centrodestra. Il nostro primo interlocutore sarà il Partito democratico, ma non siamo disposti a rimanere nel Centrosinistra per fare tappezzeria».
Che il rapporto tra Italia dei Valori e Centrosinistra è regolato da un contratto a tempo determinato, lo conferma indirettamente lo stesso Misiti quando parla delle grandi opere irrealizzate dal governo Prodi: «Non cederemo più alle posizioni nulliste e minimaliste della sinistra radicale – dice l’esponente dipietrista -. Noi siamo per la politica del fare, vogliamo essere i protagonisti della rinascita dell’Italia. Le infrastrutture, l’Alta Velocità, il Ponte sullo Stretto, la crescita del nostro paese passa da qui e queste sono priorità che non possono avere colore politico. Nel programma dell’Unione il Ponte sullo Stretto è stato solo messo da parte perché è prevalsa la posizione intransigente dell’estrema sinistra, ma chi l’ha detto che non si fa? Per costruirlo non per forza sono necessari i fondi pubblici, bastano quelli privati e dell’Unione europea».
Misiti, poi, saluta quasi come una benedizione l’ingresso del prof. Caridi e del suo movimento “Avvenire, crescita, sviluppo” tra le file di IdV «che – sostiene – contribuirà ad arricchire il nostro partito. Insieme riprenderemo la battaglia per la riunificazione fisica tra le due sponde».
Sulla stessa linea di pensiero è Giulio Varone, coordinatore provinciale di Italia dei Valori, che dice: «Il nostro è il partito della legalità, della trasparenza, del fare e della concretezza. Da oggi, grazie al prof. Caridi, avremo un ulteriore contributo di idee e di valori da portare avanti».
Infine Caridi, che spiega quale è stata la scintilla che ha fatto scoccare l’amore con Di Pietro. «È successo dopo le amministrative di maggio – racconta Caridi -, dove con la Terza Via, senza essere legati ad alcun partito, abbiamo ottenuto un buon successo di preferenze. A quel punto era necessario collegarci a un partito nazionale che avesse in comune con noi alcuni punti programmatici: occupazione, meridionalismo, sviluppo dell’Area dello Stretto, questione morale. Insomma, quella politica del fare che è sempre stata alla base del nostro impegno. Tutto questo l’abbiamo trovato in Italia dei Valori. Abbiamo iniziato a collaborare con Di Pietro e con Misiti, creando ben 13 circoli cittadini che si aggiungono ai 3 già esistenti. C’è voglia di partecipazione, non è vero che la gente è contro la politica, ma è contro un certo tipo di politica nella quale neppure noi ci riconosciamo».

Domenico Malara



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