Calabria: Bonarrigo nominata responsabile femminile Idv

(ASCA) – Catanzaro, 9 set – ”Noi ci dichiariamo contrarie alla politica di genere e lavoreremo per rivendicare un ruolo nella politica in genere”. Si tratta di uno dei passaggi piu’ significativi del documento programmatico presentato da Carmela Bonarrigo che a Lamezia e’ stata nominata all’unanimita’ coordinatrice regionale donne di Italia dei Valori.
”La politica di genere – ha continuato la Bonarrigo – non deve costituire l’alibi per comprimere e contenere dentro un format una forza intellettiva e numerica ingombrante. Un modo cioe’ di delimitare e circoscrivere un fenomeno, per meglio gestirlo o semplicemente illuderlo di un’attenzione che poi, alla fine, diviene solo formale e privata di sostanziali apporti e contributi nelle scelte decisionali che incidono nel e sul governo della politica”. ”Dal nostro punto di vista – ha aggiunto – la politica di genere ed al femminile ha un senso soltanto se il partito intende arricchirsi di altra sensibilita’, per dare una piu’ giusta ed equilibrata chiave di lettura alla quotidianita’ dei bisogni, espressi dalla nostra societa”’.
”Bisogna dar vita – e’ scritto nel documento della Bonarrigo – ad un nuovo modello di welfare in grado di soddisfare non solo una generica domanda di servizi alla famiglia ma un insieme articolato e complesso di esigenze che scaturiscono dalla necessita’ di rendere praticabile, per uomini e donne, una vita responsabile e piena, sia in ambito familiare che sociale o professionale. La conciliazione tra lavoro e famiglia e’ difatti – sottolinea la relazione – una questione sociale di enorme portata con importanti riflessi anche sull’economia del Paese”.

”La creazione di condizioni di vita che tengano conto dei fabbisogni di una societa’ uguale nel genere – ha ribadito la nuova responsabile regionale donne di IDV – e’ la premessa indispensabile per affrontare anche il processo di globalizzazione in atto e che spinge sempre con maggiore forza verso forme di flessibilita’ e competitivita’ sociali ed economiche. Le sfide attuali ed i processi in atto devono
creare scenari di condivisione tra i generi e non di delimitazione tra generi. E’ questo l’arduo compito – ha concluso la Bonarrigo – che una intelligence politica deve saper cogliere e svolgere con onesta’ intellettuale, lasciando spazio alle donne nei processi decisionali ed
eliminando tutte le forme di segregazione orizzontale e verticale sia nel lavoro che nella politica”.



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