Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività: intervento dell’on. Misiti

Signor Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, ci apprestiamo a votare il testo del provvedimento sulle liberalizzazioni in un clima piuttosto caldo, provocato da un altro tema affrontato dal Governo nel quadro predisposto per superare la crisi economica del Paese: la riforma del mercato del lavoro che speriamo anch’essa vada in porto.

Sul piano dei contenuti i deputati di Grande Sud convengono con il testo del Governo modificato e in parte migliorato dal Senato della Repubblica ma apprezzano anche la presenza, in Commissione finanze e in Aula durante la discussione sulle linee generali, dello stesso Presidente Monti. Per questi motivi abbiamo votato la fiducia con convinzione ed esprimeremo voto favorevole sul testo presentato a questo Camera dal Governo.

Abbiamo apprezzato l’attenzione verso i giovani, a cui è riservata la possibilità di costituire società a responsabilità limitata in forma semplificata e, cioè, con minimo capitale e senza il balzello del notaio. Pure appare lodevole lo stimolo a una maggiore concorrenza in campo energetico, con l’avvio di una marcata separazione di Snam da ENI e con altre iniziative sulla produzione e distribuzione dell’energia elettrica.

L’obbligo per le regioni, province, città metropolitane e comuni di adeguare i propri ordinamenti al principio secondo cui l’attività economica privata è libera ed è consentito tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge, costituisce un cambiamento profondo, che consente all’Italia di collocarsi all’interno di un ordinamento europeo sulla liberalizzazione del mercato.
Tra i miglioramenti introdotti nell’altro ramo del Parlamento vanno segnalati il rafforzamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con l’introduzione dei principi etici nei comportamenti aziendali. A questi è affidato il compito di elaborare, con il contributo dei Ministeri della giustizia e dell’interno, un cosiddetto rating di legalità per le imprese, fatto molto positivo.

Vi è, inoltre, la modifica della disciplina delle società tra professionisti che riguarda, tra l’altro, il fatto che i soci di capitale saranno sempre minoritari rispetto ai soci professionisti e la regolazione indipendente in materia di trasporti, attraverso l’istituzione di un’Autorità con organo collegiale composto dal presidente e da due soli componenti.

Il Senato ha poi introdotto norme importanti ed esplicative nel settore aeroportuale, in quello ferroviario e in quello autostradale. Soprattutto, ha risolto positivamente il problema taxi, le cui tariffe, su parere dell’Autorità, vanno stabilite dai comuni. Sui taxi, inoltre, ha innovato numerosi aspetti trascurati dalla legislazione vigente. Sul sistema strade e autostrade sono state chiarite alcune parti della riforma dell’ANAS realizzata dal precedente Governo, con l’articolo 36 della legge 15 luglio 2011, n. 111. Proprio con un nuovo articolo 36 – di questo provvedimento – si chiarisce che compito della istituenda Agenzia delle strade e delle autostrade sarà non solo quello della vigilanza sull’attuazione da parte dei concessionari delle leggi e dei regolamenti, ma anche l’approvazione dei progetti riguardanti la rete delle strade e autostrade di interesse nazionale.

Il Parlamento ha dato, quindi, un suo contributo e non è vero che non ha dato un apporto a questo provvedimento. Si poteva fare di più per migliorare il mercato dei farmaci, smantellando e riadeguando il secolare sistema delle farmacie. Allo stesso modo, si doveva intervenire più decisamente nella sfera di competenza dei notai e, tuttavia, le soluzioni trovate, sebbene al ribasso, possono considerarsi i primi passi importanti verso una maggiore concorrenza.
Sul piano formale abbiamo esposto sommessamente le nostre considerazioni critiche, che vedo condivise da molti gruppi parlamentari e perfino dal Capo dello Stato.
Pertanto, Grande Sud non confonde gli strumenti con i contenuti ed è convinto che quella del Governo è la via stretta da percorrere e contribuirà, anche questa volta, con i suoi voti ad approvare la conversione in legge del decreto-legge sulle liberalizzazioni.



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