MILLEPROROGHE: SIAMO ALLE SOLITE

ignazio marinoCome ogni anno l’ultima legge stravolge le norme che i gruppi più seri di maggioranza ma anche di opposizione hanno approvato durante l’anno solare.
La così detta legge milleproroghe doveva far fronte solo ai debiti della capitale e a qualche proroga obbligatoria, invece le lobby più sfacciate del nostro paese hanno ottenuto di aggiungere numerose “marchette”.
Così hanno avuto soddisfazione gli enti locali, i conduttori degli stabilimenti balneari, i gestori del gioco d’azzardo, le emergenze ambientali e chi ne ha più ne metta.
Si è persa così ancora una volta l’occasione di avviare una seria politica degli enti locali in termini di riduzione drastica delle partecipazioni e di sensate privatizzazioni per contribuire al risanamento dei conti pubblici.
E’ spiacevole che gli amici della lega nord attaccano la legge solo per i fondi destinati a risanare il bilancio di Roma, che, per i suoi smisurati impegni di capitale dovrebbe ricevere tali somme in via ordinaria, mentre sottovalutano, anzi incentivano, gli sprechi dei finanziamenti a pioggia contenuti nel testo finale.
Il governo, non fidandosi della propria maggioranza, ha dovuto ricorrere al voto di fiducia per contenere lo stillicidio e tanto basta.



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