Mettere mano alla legge elettorale per ridare a cittadini diritto di scegliere

di Gianfranco Miccichè*

Ben vengano questi provvedimenti sui costi della politica, però è noto a tutti che questo tipo di provvedimento serve solo a salvare la faccia di noi politici che a superare la crisi. Tutto il lavoro poi verrà vanificato se poi non si metterà mano alla legge elettorale ridando ai cittadini il diritto di scegliere.
Se vogliamo una vera e propria azione di risparmio della politica dobbiamo renderci conto che bisogna mettere mano alla struttura della burocrazia oltre a quella dei politici. Noi politici, infatti, siamo odiati dalla gente non solo perché c’è qualcuno che ruba ma soprattutto perché non facciamo buone leggi. Produciamo provvedimenti che non interessano ai cittadini. Ma altrettanto odiati sono i burocrati perché appaiono come nemici dei cittadini. Non esiste una struttura amministrativa che aiuti il cittadino ma esistono solo strutture amministrative che rendono la vita difficile ai cittadini.
Noi di Grande Sud abbiamo appoggiato il governo Monti e anche ieri abbiamo votato la fiducia perché siamo gente seria che ha preso un impegno con gli elettori nella speranza che questo governo potesse aiutarci per risolvere i problemi dell’Italia. Ma non si sta facendo nulla, non ci si rende conto come queste leggi siano solo palliativi rispetto al disagio che c’è. Non pensiate più che la gente sia disponibile a pagare per una crisi che non si capisce da dove viene e non si capisce dove va. Per eliminare tutti questi balzelli, ad esempio, basterebbe eliminare una fondazione bancaria, di quelle che servono solo a fare arricchire le lobby.
* estratto della dichiarazione di voto alla Camera dei deputati sul decreto legge sui costi della politica negli enti locali

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Costi della politica – Misiti: “….coloro che fanno politica non devono aspirare ad un posto remunerato e stabile….”

Calabria Ora – 6 Gennaio 2012

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COSTI POLITICA: MISITI, GOVERNO PUO’ INTERVENIRE CON SOLUZIONI

 (ANSA) – ROMA, 5 GEN – ”In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Cosi’ e’ stato con l’ottimo primo ’68 che si e’ concluso con le Brigate rosse; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo, tedesco o francese; dopo tangentopoli si e’ piu’ volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si e’ arrivati alla legge ‘porcata’ di Calderoli”. Lo scrive sul suo blog il deputato Aurelio Misiti (gruppo Misto, Repubblicani azionisti). ”Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate – scrive Misiti – come ad esempio: ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosiddetti ‘partiti virtuali’ odierni, che piu’ di altri lanciano strali contro la ‘casta’; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come i benefits degli ex; ridurre il numero dei parlamentari, accorpare le Regioni a non piu’ di sette; abolire le Province; adottare infine una buona legge elettorale”. ”La realizzazione di queste proposte – sottolinea il deputato – rappresentera’ di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. (ANSA).

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COSTI POLITICA: MISITI (MISTO), SI COMINCIA BENE E SPESSO SI FINISCE MALE

(AGENPARL) – Roma, 05 gen – “In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Così è stato con l’ottimo primo ’68 che si è concluso con le brigate rosse ; si voleva migliorare la Costituzione e si è giunti invece alla sciagurata e confusa modifica del titolo V°; si è arrivati a dire che il Mezzogiorno è una grande risorsa del Paese e si può osservare facilmente come viene emarginato nei fatti dalla classe dirigente; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo,tedesco o francese; dopo tangentopoli si è più volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si è arrivati alla legge”porcata” di Calderoli . Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate, come ad esempio: – ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosidetti “partiti virtuali” odierni, che più di altri lanciano strali contro la “casta”; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come ad esempio i benefits degli ex, che devono ritornare ad essere comuni cittadini come si usa nei paesi civili; ridurre il numero dei parlamentari con la fine del bicameralismo perfetto , accorpare le Regioni a non più di sette; abolire le Province e portare il numero delle Amministrazioni comunali da oltre ottomila a un migliaio; adottare infine una buona legge elettorale per rendere protagonisti i cittadini. La realizzazione di queste proposte rappresenterà di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. Lo afferma sul suo blog nota On. Aurelio Misiti già vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
com/bat 051453 GEN 12

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Costi della politica, Misiti: si comincia bene e spesso si finisce male

“ In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Così è stato con l’ottimo primo ’68 che si è concluso con le brigate rosse ; si voleva migliorare la Costituzione e si è giunti invece alla sciagurata e confusa modifica de titolo V°; si è arrivati a dire che il Mezzogiorno è una grande risorsa del Paese e si può osservare facilmente come viene emarginato nei fatti dalla classe dirigente;due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo,tedesco o francese;dopo tangentopoli si è più volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si è arrivati alla legge”porcata” di Calderoli . LEGGI TUTTO…

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COSTI POLITICA: MISITI, IRRAGIONEVOLE PAGHINO PIU’ DEBOLI

RIDUZIONE COSTI CAMERA HA COMPORTATO LICENZIAMENTI ‘MILANO ’90’ (ANSA) – ROMA, 29 DIC 

‘La riduzione dei costi in atto alla Camera dei Deputati ha comportato la probabile perdita del posto di lavoro per centinaia di persone dipendenti dalla societa’ privata Milano 90 Srl, addette ai servizi degli uffici dei Parlamentari. E’ del tutto irragionevole che nella lotta contro la cosiddetta casta i primi a pagare siano i piu’ deboli; sarebbe invece molto ragionevole che si cominciassero a eliminare sprechi e privilegi inutili partendo dall’alto. Questi lavoratori infatti si domandano perche’ i Presidenti della Camera, una volta concluso il mandato, non ritornano nella condizione di cittadini comuni’, e’ la riflessione affidata al suo blog dal deputato Aurelio Misiti. LEGGI TUTTO…

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Tagli alla Camera, Misiti: “cominciamo dall’alto”

info OGGI – 29/12/2011

POLISTENA (RC), 29 DICEMBRE 2011 – La riduzione dei costi in atto alla Camera dei Deputati ha comportato la probabile perdita del posto di lavoro per centinaia di persone dipendenti dalla società privata Milano 90 Srl, addette ai servizi degli uffici dei Parlamentari. Queste sono alcune delle considerazioni contenute in una nota dell’On. Aurelio Misiti apparsa oggi sul suo blog.

È del tutto irragionevole – prosegue Misiti nella nota stampa – che nella lotta contro la cosiddetta casta i primi a pagare siano i più deboli; sarebbe invece molto ragionevole che si cominciassero a eliminare sprechi e privilegi inutili partendo dall’alto. Questi lavoratori infatti si domandano perché i Presidenti della Camera, una volta concluso il mandato, non ritornano nella condizione di cittadini comuni?. Se fosse così non si avrebbero i relativi alloggi, i mega uffici, le macchine di servizio e il personale. Per non parlare della Fondazione che si affida di norma al Past-President. Perché i questori non vengono cambiati ogni legislatura e non svolgono i propri compiti gratuitamente, mentre sono trattati alla stregua di governanti. LEGGI TUTTO…

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