NIENTE TAGLI DEI TRIBUNALI MINORI. GRANDE SUD HA VINTO!

“Il grido lanciato da Grande Sud nei giorni scorsi contro il taglio lineare dei tribunali minori al Sud è stato ascoltato. Siamo orgogliosi di avere condotto, per primi e con successo, questa fondamentale battaglia di legalità”. Lo afferma il senatore di Grande Sud, Roberto Centaro, vice presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama ed ex presidente della commissione parlamentare antimafia, commentando la scelta del ministro della Giustizia Paola Severino di non portare alla riunione del Consiglio dei ministri di ieri la bozza di decreto legislativo sulla revisione del riordino degli uffici giudiziari.
“Il riordino degli uffici giudiziari – aggiunge l’esponente del movimento arancione – è esigenza avvertita anche da Grande Sud, tuttavia lo si faccia con giudizio, attraverso la valutazione di criteri oggettivi legati all’orografia dei territori, al deficit di infrastrutture e alla presenza forte della criminalità organizzata. I tribunali al Sud sono dei presidi di legalità indispensabili. Siamo lieti che i partiti maggiori si siano finalmente svegliati e che il governo stia cominciando a capire. Non ci stancheremo mai di dirlo: eliminare le sezioni distaccate di città come Corleone e Castelvetrano – conclude Centaro – significherebbe dare un segnale preciso alla mafia, non è questo quello che vogliamo”.

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Mozione presentata dai deputati di Grande Sud contro la chiusura dei tribunali al Sud

La Camera, premesso che:
l’annoso problema della presenza capillare della criminalità organizzata nel Mezzogiorno va affrontato come emergenza, rappresentando uno dei più gravi elementi che non permette al Sud Italia di riallacciarsi al resto del Paese;
il Meridione è fortemente caratterizzato dalla criminalità organizzata di stampo mafioso, che si è sviluppata secondo modelli volti a mantenere un forte e sostanziale radicamento sul territorio d’influenza, specializzandosi nell’infiltrazione nel tessuto economico finanziario. Cosa nostra, in Sicilia, la ‘ndrangheta, in Calabria, la camorra, in Campania e la criminalità organizzata pugliese hanno esercitato una pervasiva azione di controllo del territorio, talvolta egemonizzando le attività illecite e rappresentando una minaccia anche ai settori economici e finanziari;
in Campania, Calabria e Sicilia risulta essere concentrato circa il 75% del crimine organizzato, le conseguenze della presenza delle associazioni mafiose nel Mezzogiorno si intrecciano in modo complesso con l’economia del Sud stravolgendo le regole del “fare impresa” e scoraggiando gli investimenti stranieri, oltre che creando un grave e indiscusso disagio sociale;
è fondamentale che lo Stato rafforzi la propria presenza in tali territori, consolidando i tribunali, presidio di legalità e freno alla criminalità; desta pertanto preoccupazione e perplessità la proposta di ridefinizione della geografia giudiziaria italiana, avanzata dal Governo;
la legge n. 148 del 14 settembre 2011 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” stabilisce che il Governo è delegato a emanare, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi con l’obiettivo di “riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza”, nel medesimo testo sono menzionati i criteri oggettivi e omogenei da applicare per la realizzazione di tale scopo, fra cui: l’estensione del territorio, la densità della popolazione, i carichi di lavoro e l’indice delle sopravvenienze, la specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, e il tasso d’impatto della criminalità organizzata;
come anticipato e tristemente noto il territorio del Mezzogiorno risulta essere fortemente caratterizzato dalla presenza della criminalità organizzata, ma si contraddistingue anche per evidenti carenze infrastrutturali e dei collegamenti, è necessario che la nuova geografia giudiziaria del Paese non sottovaluti le peculiarità delle regioni meridionali,
impegna il Governo:
a tener conto delle specificità dei territori del Sud Italia, non solo evitando un taglio lineare delle sedi giudiziarie nel Mezzogiorno, ma mettendo in atto una politica volta a assicurare un efficiente lavoro di tali fondamentali presidi di legalità, eliminando nel contempo gli sprechi che nell’Amministrazione della giustizia risultano marcatamente evidenti.
ON. MISITI, ON. PITTELLI, ON. FALLICA, ON. GRIMALDI, ON. IAPICCA, ON. MICCICHE’, ON. PUGLIESE, ON. SOGLIA, ON. STAGNO D’ALCONTRES, ON. TERRANOVA,

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Spending review: Grande Sud, troppi tagli alla giustizia nel Mezzogiorno

(ASCA) – Roma, 28 giu – ‘Meglio tagliare le intercettazioni inutili che tagliare senza criterio le circoscrizioni giudiziare al Sud’. Lo dichiara in conferenza stampa a Montecitorio il deputato Gianfranco Micciche‘, leadar di Grande Sud, che aggiunge: ‘Chissa’ quanto costano per esempio le intercettazioni fatte a Palermo sulla cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia, che sono arrivate a intercettare anche il presidente della Repubblica. E poi si vogliono chiudere i tribunali di Corleone e Afragola’.
Il problema delle intercettazioni era stato posto in conferenza stampa dalla senatrice Adriana Poli Bortone, presidente di Grande Sud: ‘Per stessa ammissione del ministro Piero Giarda, il costo della giustizia e’ impegnato per il 40% nel budget destinato alle intercettazioni’.
Tocca al senatore Roberto Centaro illustrare la posizione del partito a proposito dei tagli delle circoscrizioni al Sud: ‘Rischiamo di assistere a una ritirata della giustizia da sedi distaccate che sono anche presidi del territorio.
Meglio accorpare i tribunali di bacino che tagliare in modo indiscriminato. Si faccia una seria verifica della logistica’.
I tagli annunciati da Paola Severino, ministro della Giustizia, riguardano 101 tribunali distaccati.
L’onorevole Aurelio Misiti annuncia che Grande Sud ha presentato una mozione in cui si chiede al governo di ribadire il proprio impegno nella lotta alla criminalita’ e ‘non solo evitando un taglio lineare delle sedi giudiziarie nel Mezzogiorno, ma mettendo in atto una politica volta ad assicurare un efficiente lavoro di tali fondamentali presidi di legalita”. Da qui l’ipotesi di rivedere i criteri della spending review che tocchera’ il settore giustizia.
gar/vlm 281345 GIU 12 NNNN

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GIUSTIZIA: GRANDE SUD CONTRO TAGLIO TRIBUNALI, E’ CAPORETTO

(AGI) – Roma, 28 giu. – I senatori e i deputati di grande Sud vanno all’attacco sul taglio dei tribunali che si profila con la revisione delle circoscrizioni giudiziarie messa a punto dal governo: sarebbe, dice il movimento ‘arancione’, non solo una ritirata della giustizia ma addirittura una vera e propria Caporetto davanti alla mafia e alla criminalita’ organizzata che affliggono il mezzogiorno d’Itlia.
In una conferenza stampa alla Camera, Roberto Centaro, Aurelio Misiti, Gianfranco Micciche’, Adriana Poli Bortone ed Ugo Grimaldi lanciano l’appello al ministro Severino e presentano una mozione.I tagli, spiegano, riguarderanno “101 presidi di legalita’ del sud”: in Sicilia scompariranno 37 tribunali,in Caslabria 5, in Campania 13, in Puglia 14, in Basilicata 2, in Abruzzo 8, nel Lazio 19. LEGGI TUTTO…

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GIUSTIZIA:GRANDE SUD,TAGLIO TRIBUNALI CAPORETTO CONTRO MAFIA

(ANSA) – ROMA, 28 GIU – Il taglio dei tribunali che si profila con la revisione delle circoscrizioni giudiziarie cui lavora il ministero della Giustizia ‘sarebbe non solo una ritirata della giustizia ma addirittura una vera e propria Caporetto davanti alla mafia e alle altre organizzazioni criminali che affliggono il Mezzogiorno’. E’ il grido di allarme che Grande Sud lancia in una conferenza stampa alla Camera presentando, con Roberto Centaro, Aurelio Misiti, Gianfranco Micciche’, Adriana Poli Bortone ed Ugo Grimaldi una mozione contro i tagli agli uffici giudiziari, soprattutto nelle regioni dell’Italia meridionale.
Secondo Roberto Centaro, il ministero di Via Arenula pensa a tagli che, riguarderanno ‘101 presidi di legalita’ del sud’: in Sicilia scompariranno 37 tribunali, 5 in Calabria, 13 in Campania, 14 in Puglia, due in Basilicata, otto Abruzzo e 19 nel Lazio. ‘Rischiamo di assistere e’ una vera e propria ritirata della giustizia. Immaginate – sostiene – un esercito che abbandona 1000 postazioni e che e’ destinato alla sconfitta. LEGGI TUTTO…

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GIUSTIZIA: OGGI CONFERENZA STAMPA GRANDE SUD SU TAGLI TRIBUNALI

(AGI) – Roma, 28 giu. – Oggi alle ore 12, in sala stampa a Montecitorio, Grande Sud illustrera’ le sue posizioni contro la proposta del ministro della Giustizia, Paola Severino, di un taglio lineare dei tribunali al Sud. Incontreranno i giornalisti il leader del movimento arancione, Gianfranco Micciche’, la presidente del partito, Adriana Poli Bortone, il capogruppo alla Camera, Aurelio Misiti, il senatore Roberto Centaro, vicepresidente della commissione Giustizia del Senato e gia’ presidente della commissione Antimafia, il parlamentare nazionale del movimento arancione, Giancarlo Pittelli, componente della commissione Giustizia della Camera. Saranno, inoltre, presenti i sindaci delle citta’ del Sud coinvolte dai tagli. (AGI) Red/Bal 280925 GIU 12

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GIUSTIZIA: MISITI, AUMENTARE E NON RIDURRE TRIBUNALI AL SUD = GIOVEDI’ CONFERENZA STAMPA ‘GRANDE SUD’ CONTRO TAGLI SEVERINO

Roma, 26 giu. (Adnkronos) – “Grande Sud non permettera’ la cancellazione lineare dei tribunali, cosi’ come annunciato nei giorni scorsi dal ministro Severino. Questi fondamentali presidi di legalita’ devono essere ridotti solo nei territori dove vi e’ minore criminalita’ e contenzioso, aumentati, invece, nei territori come quelli del Sud dove, purtroppo, la criminalita’ e il contenzioso risultano molto elevati”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti, annunciando per giovedi’ prossimo, alle ore 12, presso la Sala Stampa di Montecitorio, una conferenza stampa sul tema.

Incontreranno i giornalisti il leader del movimento arancione Gianfranco Micciche’, la presidente del partito Adriana Poli Bortone, il capogruppo alla Camera Aurelio Misiti, il senatore Roberto Centaro, vice presidente della commissione Giustizia del Senato e gia’ presidente della commissione Antimafia, il parlamentare nazionale del movimento arancione Giancarlo Pittelli, componente della commissione Giustizia della Camera. Saranno, inoltre, presenti i sindaci delle citta’ del Sud coinvolte dai tagli.

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