FINE DEL MAGISTRATO LEADER POLITICO

Di PietroLa dissoluzione del movimento politico di Di Pietro, di quello di Ingroia e l’isolamento di De Magistris a Napoli dimostrano che i magistrati, quando utilizzano la toga per far carriera politica o prima o poi falliscono la prova. Di Pietro, che dei tre è senza dubbio quello che ha maggiore capacità politica, si è autodistrutto per aver scelto collaboratori incapaci e senza cultura politica, che lo hanno spinto su posizioni estremiste lontane dalle sue. Tra questi ha ascoltato a lungo i consigli di De Magistris trascurando invece le opinioni delle persone più preparate politicamente che gli avevano spianato la strada verso un’affermazione nel paese reale di grande importanza. Così facendo ha dissipato un patrimonio vasto di veri consensi, perdendo pure i migliori militanti.
De Magistris ha furbescamente usato la vicinanza di Di Pietro per arrivare a sindaco di Napoli, dopo di che lo ha trattato dall’alto in basso, lui lettore di Marx e l’altro solo di cultura contadina.
Ingroia, altro spericolato pm che, sull’onda della sua indagine Stato mafia, riteneva di affermarsi alle elezioni politiche, è finito miseramente anche come pm. Gli Italiani non sono affatto stupidi: hanno voluto dire ”i magistrati facciano il loro mestiere e rinuncino a giocare in un campo pieno di insidie che non conoscono”. Essere cacciati a furor di popolo come sta avvenendo a Napoli non è bello nemmeno per loro.

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SICILIA: MISITI (MPA),IDV CONTINUA CON DERIVA GIUSTIZIALISTA. EX IDV, DI PIETRO NON APPLICA CODICE ETICO PER DE MAGISTRIS

(ANSA) – CATANIA, 9 NOV – ”Mi sarei aspettato altro da Antonio Di Pietro sul caso di Luigi Magistris e da Leoluca Orlando un sostegno alle scelte coraggiose politiche e  gestionali del Movimento per le autonomie in Sicilia, che hanno determinato una esemplare novita’ politica nell’isola di rilevante valore nazionale”. Lo afferma il portavoce del Mpa, Aurelio Misiti, ex appartenente all’Italia dei valori.

”Sono uscito da questo gruppo – ricorda Misiti – per la deriva estremistica che sempre piu’ andava assumendo e per l’entrata a piedi uniti del magistrato de Magistris che a mio avviso aveva usato il suo ruolo di pubblico ministero per facilitare il proprio futuro politico. Oggi mi colpiscono due episodi collegati tra loro – aggiunge il portavoce del Mpa – Leoluca Orlando, che in passato mi aveva sollevato qualche dubbio con il suo duro attacco a Giovanni Falcone, ha chiesto di recente al Pd, convinto e sprezzante, di non sostenere piu’ la giunta Lombardo in Sicilia pena l’uscita di Idv da tutte le giunte di centrosinistra. L’esecutivo nazionale di Italia dei Valori, che ha un codice etico rigorosissimo – osserva Misiti – nulla ha invece deliberato sulla posizione di Luigi de Magistris, rinviato a giudizio per omissione d’atti d’ufficio che, in magistratura, risulta essere un grave reato”.

”L’amico Orlando non dubiti – sottolinea Misiti – che qualora il presidente Lombardo, al quale a tutt’oggi la procura di Catania non muove alcun addebito, si venisse a trovare nella situazione del de Magistris, non resterebbe un minuto di piu’ nel ruolo delicatissimo di presidente di una delle piu’ importanti regioni italiane”. LEGGI TUTTO…

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GIUSTIZIA: MISITI, SOLIDARIETA’ A LOIERO E BESSON

(ANSA) – CATANZARO, 5 OTT – ‘Due episodi, uno stesso autore. Avevamo ragione a dubitare sul modo di condurre le indagini dell’ex pm de Magistris’. Lo afferma in una nota il commissario regionale del Movimento per le Autonomie, Aurelio Misiti, in riferimento ad alcune dichiarazioni, pubblicate ieri da ‘Calabria Ora’, fatte dall’ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, e all’archiviazione dell’indagine sulla Sorical della quale riferisce stamani ‘Il Quotidiano della Calabria’. LEGGI TUTTO…

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AMBIENTE: de Magistris sa di che (o di chi) parla?

Con mia grande meraviglia sul suo sito il deputato europeo de Magistris ha accennato a un tema molto serio relativo alla nave affondata nel mare di Cetraro, citando me ed altri in modo poco rispettoso per non dire offensivo.

“Senti chi parla” è il titolo dello scritto su facebook in cui racconta di un “incontro” a cui non avrei avuto titolo per parlare. Purtroppo la sua mancanza di conoscenze sull’argomento gli ha giocato un brutto tiro.

Sono stato invitato da un comitato di 21 sindaci non ad un “incontro” ma ad una grande manifestazione di popolo di circa 600 persone in un capannone di S. Pietro in Amantea, dove sono state svolte due relazioni: una tecnica e una ambientale, sulle quali, oltre a me,hanno preso la parola altri componenti del mondo politico, tra cui  le persone citate con “saccenza” dal suddetto ex pm. Tra i politici presenti non vi era alcun condannato, come spesso è avvenuto nei comizi del suddetto, ma al tavolo della presidenza sedevano persone, che conoscono bene quel territorio e i suoi abitanti.

Posso informarlo inoltre, onde evitargli la fatica dello studio, che come ricercatore della materia ho pubblicato articoli scientifici italiani  tra i più importanti del settore e sono anche colui che ha diretto la vana ricerca della nave Rigel. Per inciso ricordo che sono stato professore ordinario di ingegneria sanitaria ambientale presso l’Università Sapienza, e i miei libri vengono adottati ancora da numerose Università italiane e straniere .

L’ex pm dovrebbe parlare con rispetto di un assessore che ha effettuato circa 700 appalti per oltre 1200 miliardi di lire mentre lui sedeva alla Procura di Catanzaro, senza che mai alcun giudice potesse sollevare il minimo dubbio sulla correttezza e trasparenza dell’operato regionale. Legga sul mio sito quanto affermano sul mio conto tutti i presidenti ed i sindaci calabresi di ogni colore politico!

Infine per quanto riguarda il ponte: è vero, ho valutato il progetto come Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici stimolato dal Ministro Di Pietro, ed, essendo uno dei pochissimi che lo ha studiato, lo vorrei migliorare ancora.

Ma quale autorevolezza possiede il neo deputato europeo in questi campi per sputare sentenze?

Sa egli che si tratta di una grande infrastruttura e non di un semplice gruzzolo? E’ proprio vero: chi ignora il  merito, non può che intrattenersi su ciò che sa o che pensa di sapere.

Aurelio Misiti

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AMBIENTE: senti chi parla, di Luigi de Magistris

Il 18 settembre scorso a San Pietro in Amantea c’è stato un incontro sulla gravissima vicenda delle navi, dei rifiuti radioattivi, dell’emergenza ambientale in Calabria. Un fatto molto serio. Purtroppo dibattito a cui, secondo me, hanno partecipato persone che non hanno francamente titolo per risolvere in modo serio e concreto questa emergenza.

Hanno parlato La Rupa esponente dell’udeur, Pirillo uomo forte del pd nella zona di Amantea e Misiti esponente di italia dei valori.

Perché dico che non è questa la classe dirigente che può affrontare in modo adeguato una gravissima situazione come questa che solo magistrati coraggiosi, solo la politica onesta può spezzare il legame delle eco-mafie e tra politica, affari e criminalità organizzata che distrugge il territorio per fare soldi a danno della salute dei cittadini calabresi.

La Rupa esponente che da quanto si apprende coinvolto in vicende giudiziarie molto gravi, anche con ambienti della criminalità proprio in quella zona che non possono non essere estranei a vicende criminose così gravi. Che la rupa parli di come affrontare il problema ambientale fa scadere francamente nel ridicolo tutta la vicenda che è tanto drammatica e tanto seria.

Lo stesso vale per pirillo che non so, quanto esponente di una classe dirigente che ha rovinato eticamente e politicamente la calabria, che cosa può fare contro le eco-mafie.

Che ha fatto Pirillo nel contrasto al crimine organizzato ed alle mafie

Che  ha fatto Pirillo per spezzare il legame tra gestione dei finanziamenti pubblici e centri affaristici.

Per Misiti ricordo solamente, a parte le persone con le quali ha fatto questo incontro, ma questo … sensibilità politica della persona, il fatto che gli ricordo che egli è stato esponente di una giunta di centro destra che certo non si è contraddistinta per i contrasti ai reati ambientali. Poi ricordo anche il suo essere favorevole al ponte sullo stretto che in realtà è il ponte che deve mettere in collegamento più efficace la ndrangheta con Cosa Nostra.

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Investire in Calabria non sia solo prerogativa degli eroi

Gazzetta del Sud
Non scrivo quasi mai di persone con nome e cognome ma oggi voglio farlo.
Nutro grande stima per il vice Ministro Marco Minniti, per il presidente Agazio Loiero e per il suo vice Nicola Adamo. Ho riposto fiducia in loro e in tanti altri Amministratori della “cosa pubblica” come Sandro Principe, Giuseppe Morabito, Michele Traversa, Mario Oliverio e tanti altri Amministratori delle principali città e di molti piccoli centri. Con molti di loro ho condiviso ansie, timori e difficili scelte. Questi uomini e donne come Lo Moro, Catizone, Intrieri, Bianchi, Santelli, D’Ippolito e tante altre sono punti di riferimento anche fuori dai confini regionali. LEGGI TUTTO…

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Avvenimenti 4

I presunti killer di Fortugno sono stati arrestati. Bella notizia, che dimostra la giustezza della nostra posizione: lasciamo lavorare in pace le forze dell’ordine con la magistratura e i risultati ci saranno. Non è edificante invece lo spettacolo della “politica calabrese”, prima e dopo gli arresti. LEGGI TUTTO…

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