AMBIENTE: MISITI (MISTO-RA), PERIODO TRANSITORIO PER RISTRUTTURAZIONE IMPIANTI IDRICI

(AGENPARL) – Roma, 17 gen – “Prevedere una deroga per il periodo transitorio che va dalla presa in consegna delle infrastrutture idriche al termine dei lavori di costruzione e di ristrutturazione degli impianti, con tempi prestabiliti, con riferimento alle norme relative alla qualità dei liquami da riversare nei corpi idrici ricettori”. E’ quanto chiede Aurelio Misiti, deputato del Gruppo Misto – Repubblicani Azionisti, in un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. L’autorità d’ambito coordinata dalla provincia di Roma ha negoziato l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato con la Acea, attraverso una convenzione.
Si è costituita così la Acea Ato 2. “L’affidamento è regolato da una “convenzione di gestione’, la convenzione è soggetta a periodiche revisioni negoziate, che riguarderanno anche la “Carta del servizio idrico integrato’. L’autorità d’ambito controlla il rispetto dei contenuti di detta convenzione di gestione da parte del gestore ed in particolare l’aderenza ai principi della presente carta nel rapporto con l’utente-cliente”.

“Gli investimenti nel piano d’ambito allegato alla convenzione di gestione – scrive Misiti – sono stati individuati come previsione di spesa vincolante per il gestore e non come interventi puntuali da realizzare. I fabbisogni economici complessivi previsti nel piano d’ambito per le opere da realizzare sono pari a 1.165 milioni di euro per nuove opere e pari a 2.645 milioni di euro per il mantenimento a nuovo degli impianti preesistenti. Il piano d’intervento (nuove opere + mantenimento a nuovo) è stato ridotto a 2.066 milioni di euro al fine di contenere l’incremento tariffario nei limiti imposti dal metodo normalizzato ed ha permesso di salvaguardare la sostenibilità finanziaria del piano degli investimenti e comporta la necessita di reperire finanziamenti pubblici per non aumentare in futuro la tariffa idrica. Al completamento della presa in carico di tutti i servizi dell’Ato è prevista una revisione straordinaria del piano d’ambito, in modo da realizzare negli anni successivi le opere necessarie allo scopo di distribuzione e depurazione delle acque. L’arco temporale per l’aggiornamento dei piani è pari a 6 anni”.



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