Dichiarazione di voto dell’on. Misiti (Grande Sud-PPA) sulla conversione in legge del decreto-legge recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute

Signor Presidente, noi voteremo come Grande Sud-PPA, come abbiamo fatto con la fiducia, anche in merito a questo decreto, perché interviene su un argomento che chiaramente è un argomento importantissimo.
Ma, in Italia, riformata a suo tempo, non comincia assolutamente da zero la questione sanitaria. Noi abbiamo un Servizio sanitario nazionale, che in qualche misura è confrontabile ed anche migliore di tanti servizi sanitari di altri Paesi.
Si interviene su un Servizio sanitario, in qualche modo già avanzato, per aumentare l’efficienza e per ricavare dei risparmi, in quanto è ovvio che è stato allora concepito in un periodo probabilmente di minore tensione sociale, un periodo di vacche forse più grasse di adesso. Quindi, oggi, bisogna in qualche modo intervenire per migliorare quest’efficienza, dove si è dimostrata inefficiente la sanità, e per risparmiare parte dei fondi che investiamo.
Si incentivano i servizi sanitari nel territorio, facendo in modo di integrare di più i servizi sanitari con il sociale. Questo è un fatto estremamente positivo, se collegato strettamente alla professionalità degli operatori sanitari, a partire dai medici e dagli altri operatori, i quali devono avere una sempre maggiore professionalità, in quanto devono assumersi responsabilità molto importanti.
È per questo giusto che il Governo, il Ministero, preveda delle linee guida in questa direzione. Naturalmente questo significa che nella sanità è necessario introdurre ancora la meritocrazia, perché spesso ciò – purtroppo questo è uno dei difetti che possiamo notare – non si verifica. La meritocrazia deve essere fondamentale, perché l’oggetto dell’attenzione di questi operatori sono l’uomo, la donna e i bambini che hanno bisogno di essere assistiti.

Quindi tutto deve girare intorno all’efficienza, al risparmio, ma anche alla professionalità, alla meritocrazia nel settore. Naturalmente si sono introdotti dei nuovi concetti che era giusto aggiornare. Per esempio quello della ludopatia. Noi abbiamo trattato da altri punti di vista questo aspetto. È precisato ancora qualcosa per quanto riguarda la questione della sanità nell’attività sportiva, la questione dei defibrillatori che sono uno strumento fondamentale. Quindi questo decreto era necessario farlo, proprio per andare incontro a delle esigenze che sono venute emergendo in quest’ultimo periodo e che quindi andavano affrontate. Pertanto insieme a quelle che non ho citato ci sono tutte queste ragioni che ci inducono a votare favorevolmente il decreto proposto dal Governo.

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LA SANITA’ AL CENTRO DEI DIBATTITI IN PARLAMENTO E IN REGIONE

Mentre la Procura della Corte dei conti regionale si appresta a chiedere alla regione Calabria 95  milioni di euro di danno all’erario, la nuova Giunta, sollecitata dal Ministero della Salute, si occupa con cadenza quotidiana dei problemi sanitari, e fa bene, il Parlamento alla Camera sta discutendo un importante proposta di legge sui principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per aggiornare il decreto legislativo n. 502/92.

Durante il dibattito generale è intervenuto anche l’on. Aurelio Misiti per MPA che ha messo in evidenza l’importanza del provvedimento di iniziativa parlamentare che potrebbe avviare una politica della qualità partendo da un relativo sganciamento delle nomine dei direttori generali dalla sfera delle decisioni dei partiti. Ciò potrebbe migliorare anche la qualità delle figure mediche interne alle strutture cliniche che verrebbero nominate senza l’incubo di dover dare conto al protettore politico di turno. LEGGI TUTTO…

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LUCI E OMBRE SULLA LEGALITA’ IN CALABRIA

di Aurelio Misiti, commissario MPA Calabria

Sono molto significative le parole con le quali il Procuratore di Palmi ha commentato questa mattina i risultati dell’operazione “Riconquista”, che ha consentito di stroncare nella Piana di Gioia Tauro un traffico di armi e droga gestito da alcuni esponenti della comunità Rom.

Il Procuratore Creazzo ha specificato che “non si sarebbe potuto eseguire questa inchiesta di particolare allarme sociale senza l’ausilio delle intercettazioni telefoniche ed ambientali”.

È la dimostrazione lampante che, soprattutto in alcune zone del Paese, la magistratura e le forze dell’ordine riceverebbero un danno enorme se il disegno di legge sulle intercettazioni fosse approvato con la formulazione ancora oggi ipotizzata. E non sembrano di certo sufficienti a superare le perplessità sulla struttura della legge le modifiche che il Governo sembra disposto a valutare sotto la pressione dell’opinione pubblica e di molte forze politiche, tra cui il Movimento per le Autonomie, che ribadisce la preoccupazione per le conseguenze sul contrasto al crimine organizzato che la limitazione di questo strumento potrebbe comportare. LEGGI TUTTO…

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MISITI AL MINISTRO FAZIO: ACCORDI TRA FACOLTA’ DI MEDICINA E IRCCS PER RIDURRE LA SPESA SANITARIA

Resoconto stenografico dell’interrogazione

L’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie, ha chiesto al Ministro della Salute di individuare, d’intesa con il Ministro dell’Università e della Ricerca, una forma di cooperazione tra le Università di medicina presenti sul territorio nazionale e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).

Si potrebbe così creare, secondo l’on. Misiti, un circuito virtuoso tale da garantire agli studenti e agli specializzandi in medicina e chirurgia l’uso di strutture all’avanguardia, consentendo loro sbocchi professionali più ampi.

La riorganizzazione degli IRCCS a più alto profilo scientifico dovrebbe inoltre essere prevista immaginando una loro migliore distribuzione sul territorio nazionale e possibilmente nelle vicinanze delle facoltà di medicina e chirurgia. Infatti di 38 istituti presenti in Italia ben 17 sono in Lombardia. LEGGI TUTTO…

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SANITA’: MISITI, PATTO DI STABILITA’ VA SOSPESO

SANITA’: MISITI, PATTO DI STABILITA’ VA SOSPESO 
(AGI) – Catanzaro, 27 apr. – “Il sindaco di Roma Alemanno, per il piano regolatore, ha mobilitato architetti e ingegneri di colore politico anche opposto al suo, come Fuksas, Piano e Portoghesi. Il neopresidente della Calabria deve resistere alle pressioni delle lobbies locali e chiamare al capezzale della sanita’ uomini esperti, che hanno mostrato altrove la propria maestria. Senza guardare a simpatie politiche ci sono nomi di illustrissimi professori: Cordiano a Verona, Cognetti all’Istituto Superiore di Sanita’, Romeo a Tor Vergata e chissa’ quanti altri”. Ad esprimersi in questi termini e’ Aurelio misiti, deputato, presidente del movimento Pro Calabria, che aggiunge: “Il problema della sanita’ calabrese infatti non e’ quantitativo ma qualitativo. Lo abbiamo detto a Loiero e lo ribadiamo al nuovo presidente. Fino ad oggi – prosegue – i trasferimenti pro capite dello Stato alla nostra regione registrano una differenza in meno di circa duecento euro annuali rispetto alla media nazionale, dovuta all’emigrazione sanitaria dei cittadini calabresi. Per superare questo stato di cose non basta la buona contabilita’, ma occorre munirsi di strutture sanitarie pubbliche che operino al piu’ alto livello qualitativo. Se cio’ avvenisse i trasferimenti dei fondi alla Calabria sarebbero congrui e porterebbero i conti in attivo. Questo sara’ possibile solo se si potra’ investire in strutture e servizi; ma non si puo’ perche’ vige il patto di stabilita’. E allora la richiesta che Scopelliti deve fare al Governo non e’ il commissariamento ma la sospensione del patto di stabilita’ per quanto riguarda gli investimenti nella sanita’. Solo cosi’ – concludere – si puo’ affermare una efficace politica della salute nella nostra regione”. (AGI) Adv 271041

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Calabria, Misiti: Su sanita’ Scopelliti resista a pressioni locali

Calabria, Misiti: Su sanita’ Scopelliti resista a pressioni locali
Roma, 27 APR (Il Velino) – “Il sindaco di Roma Alemanno, per il piano regolatore, ha mobilitato architetti e ingegneri di colore politico anche opposto al suo, come Fuksas, Piano e Portoghesi. Il neopresidente della Calabria deve resistere alle pressioni delle lobbies locali e chiamare al capezzale della sanita’ uomini esperti che hanno mostrato altrove la propria maestria. Senza guardare a simpatie politiche ci sono nomi di illustrissimi professori: Cordiano a Verona, Cognetti all’Istituto superiore di sanita’, Romeo a Tor Vergata e chissa’ quanti altri”. Lo ha detto Aurelio Misiti, deputato dell’Idv, che ha aggiunto: “Il problema della sanita’ calabrese infatti non e’ quantitativo ma qualitativo. Lo abbiamo detto a Loiero e lo ribadiamo al nuovo presidente. Fino ad oggi i trasferimenti pro capite dello Stato alla nostra regione registrano una differenza in meno di circa duecento euro annuali rispetto alla media nazionale, dovuta all’emigrazione sanitaria dei cittadini calabresi. Per superare questo stato di cose – ha spiegato Misiti – non basta la buona contabilita’, ma occorre munirsi di strutture sanitarie pubbliche che operino al piu’ alto livello qualitativo. Se cio’ avvenisse i trasferimenti dei fondi alla Calabria sarebbero congrui e porterebbero i conti in attivo. Questo sara’ possibile solo se si potra’ investire in strutture e servizi; ma non si puo’ perche’ vige il patto di stabilita’. E allora – ha dichiarato in conclusione – la richiesta che Scopelliti deve fare al governo non e’ il commissariamento ma la sospensione del patto di stabilita’ per quanto riguarda gli investimenti nella sanita’. Solo cosi’ si puo’ affermare una efficace politica della salute nella nostra regione”. (com/gas) 271043 APR 10 NNNN

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SANITA’: SIGLATO PIANO RIENTRO, SODDISFAZIONE DI PROCALABRIA

(ANSA) – GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 17 DIC – L’associazione ProCalabria, e’ scritto in una nota, ”accoglie con grande soddisfazione la notizia che il Governo nazionale ha stabilito di non procedere al commissariamento della sanita’ in Calabria. Si tratta – prosegue la nota – della posizione da sempre sostenuta dall’on. Aurelio Misiti che su questo argomento non ha esitato a difendere con decisione gli interessi dei cittadini calabresi, anche a costo di un contrasto netto con la posizione di Italia dei Valori nazionale”. “La decisione è stata presa in seguito all’approvazione del nuovo piano di rientro dai debiti presentato oggi a Roma dal presidente Agazio Loiero grazie al quale saranno inoltre sbloccati fondi per 700 milioni di euro necessari per l’ammodernamento tecnico-strutturale degli ospedali calabresi. Si tratta di un passaggio fondamentale per la vita della regione che, superate tutte le difficoltà conseguenza dell’enorme peso costituito dal debito e dalla cattiva organizzazione del settore ereditati dalle passate amministrazioni, potra’ ora guardare con maggiore serenita’ al futuro della salute dei calabresi. Da subito ci si potra’ concentrare sul miglioramento della qualita’ dell’offerta sanitaria, che dovra’ essere il grande obiettivo da realizzare nella prossima legislatura”.

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Loiero ringrazia Governo per accordo sanità

Strill.It –   Giovedì 17 Dicembre 2009

“Ringrazio il governo per la sua obiettività perché oggi sarebbe bastato un nonnulla per far scattare il commissariamento, con tutti i problemi derivanti dalla Finanziaria”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria che oggi a Roma, ha firmato il Piano di rientro del debito della Sanità calabrese, assieme ai ministri Giulio Tremonti e Ferruccio Fazio, con l’accordo del ministro Fitto. “Il governo – afferma Loiero – ha accettato il libero confronto su due tavoli paralleli, quello tecnico e quello politico, e alla fine ha deciso nel rispetto della leale collaborazione che io ho sempre sollecitato e che all’inizio del confronto non c’è stata”.
“Ringrazio in particolare il ministri Tremonti, Fazio e Fitto – aggiunge il presidente  Loiero – di avermi consentito di esprimermi e parlare liberamente ai tavoli per rappresentare la vera situazione in Calabria e specialmente per avere recepito la nostra volontà di cambiare la situazione e per non avere demonizzato quello che di buono c’è nella nostra Sanità, da cui possiamo ora ripartire per assicurare ai calabresi una qualità di assistenza degna di una regione normale”

Evitato il commissariamento della Sanità e firmato il piano di rientro concordato con il governo dopo una trattativa estenuante sia in sede tecnica sia in quella politica, il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero appare molto disteso e soddisfatto, soprattutto per avere salvato la stabilizzazione dei precari che lavorano nelle aziende sanitarie e ospedaliere. “Ora ci sono alcuni adempimenti immediati. Non sarà una passeggiata – dice – e dovremo fare sacrifici, ma in un bilancio di dare e avere con l’accordo stipulato, grazie anche all’obiettività del governo e al rispetto della leale collaborazione che inizialmente non c’è stata, abbiamo evitato un bel po’ di problemi e di balzelli ai calabresi. Ove mai il Piano fosse stato respinto e io stesso fossi stato nominato commissario già dal primo gennaio sarebbero scattate misure capestro e onerose che avrebbero potuto generare tensioni sociali”. Invece ha spuntato risultati straordinari e ne ha ben donde, dunque, per tirare, come dice, un sospiro di sollievo e guardare con più fiducia a un futuro di qualità per il Sistema sanitario calabrese oggi afflitto da tanti problemi. LEGGI TUTTO…

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Commissariare la sanità per rendere impopolare Loiero

Gazzetta del Sud – 24 set 2009

Questa secondo Aurelio Misiti la strategia del Governo di centrodestra che vuole vincere le elezioni regionali


Non ci sono dubbi sulla non eccelsa qualità media delle strutture sanitarie in Calabria, dove pure esistono alcuni reparti ospedalieri pubblici e alcune cliniche private di livello eccellente, ma da questo alla descrizione che viene fatta dai media nazionali “ce ne corre”.

Non si può non essere vicini a coloro i quali perdono un familiare mentre si attendono dall’ospedale una sicura guarigione. La loro reazione infatti, spesso razionale ma qualche volta di tipo irrazionale, non può non essere giustificata a causa del dolore.

Tutto questo avviene in ogni parte del mondo e si verifica ogni giorno in tutte le regioni italiane, dove qualche volta si registrano errori umani del personale sanitario; tanto è vero che il Parlamento Italiano ha istituito una Commissione d’indagine presieduta dall’On. Orlando di Italia dei valori. Quello che risulta ormai una “provocazione” è il ragionamento semplicistico diffuso dai media nazionali che ogni persona deceduta negli ospedali calabresi costituisce un caso di malasanità. L’insistenza di vari canali televisivi pubblici e privati di “affondare” il bisturi contro la Regione Calabria è divenuto un esercizio veramente disdicevole. LEGGI TUTTO…

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Sanità: Misiti, guardie mediche utili con chiusura ospedali

(ANSA) – MAROPATI (REGGIO CALABRIA), 6 LUG – Il deputato di Idv Aurelio Misiti ha partecipato a una seduta aperta del Consiglio comunale di Maropati dedicata al problema della chiusura delle guardie mediche in alcuni piccoli centri della Piana di Gioia Tauro.
Secondo Misiti, ”il problema delle guardie mediche va affrontato e risolto non nel contesto di un piano di rientro del debito ma nell’ambito di una riforma sanitaria in cui il primo contatto con i cittadini-pazienti va individuato nel territorio, riservando all’ospedale il ricovero finale per gli interventi piu’ importanti e delicati”.
”Cio’ comporterebbe – ha aggiunto Misiti – non tagli ma aumenti di specialismi nei presidi territoriali e contemporaneamente, pero’, una riduzione drastica del numero degli ospedali, puntando tutto sull’eccellenza dei quattro principali presidi ospedalieri della Calabria”.
”Se la questione sara’ affrontata in questi termini – ha concluso il deputato di IdV – la Regione non puo’ non essere favorevole al ripristino delle guardie mediche chiuse e al loro rafforzamento, calcolando i risparmi ottenuti con i tagli agli ospedali inutili”.

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