ELEZIONI: MISITI, GRANDE VALENZA DIVIETO CAMPAGNA MAFIOSI

(ANSA) – CATANZARO, 25 FEB – L’on. Aurelio Misiti, in una nota, esprime ”grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera della proposta di legge che vieta di fare propaganda elettorale ai mafiosi e ai loro amici politici, prevedendone anche la decadenza una volta eletti”.
”Va dato atto al magistrato Romano De Grazia – ha sostenuto Misiti – che si e’ battuto con entusiasmo giovanile per tale legge e ha aiutato noi deputati presentatori della proposta a varare un testo senza cadere nella incostituzionalita’. Tale legge, elaborata nella nostra regione, se verra’ approvata in tempi rapidi anche dal Senato, avra’ una grande valenza nazionale in quanto la malavita organizzata ormai e’ un fenomeno che interessa quasi tutte le regioni”.
Misiti esprime anche ”soddisfazione per la posizione netta assunta dalla Confindustria nazionale e siciliana in merito all’espulsione dall’organizzazione degli imprenditori che pagano il pizzo. Chi sostiene il contrario – ha sostenuto – diffonde l’idea che non ci si puo’ ribellare alla ‘ndrangheta e quindi crea condizioni che oggettivamente la favoriscono. Se questa posizione poi proviene da personalita’ della politica vi e’ da segnalare la gravissima conseguenza diseducativa che puo’ manifestarsi tra i cittadini e gli stessi imprenditori. Nessun partito, tantomeno chi della legalita’ ne fa un programma e una bandiera, puo’ accettare una tale assurda teorizzazione”.

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REGIONALI: CALABRIA; LOIERO, SE CONDANNATO NON MI CANDIDO

(ANSA) – ROMA, 22 FEB – Agazio Loiero annuncia che ritirera’ la propria candidatura se verra’ condannato nell’inchiesta Why not, la cui sentenza e’ attesa fra tre giorni. Il governatore della Calabria ha fatto il proprio annuncio durante un’iniziativa elettorale a cui hanno preso parte il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e gli altri candidati alle Regionali del prossimo marzo, e alla quale ha ricevuto un caloroso applauso al termine del suo intervento.    ”Vorrei penetrare – ha detto Loiero aprendo il suo intervento – l’alone di diffidenza che c’e’ quando parla un calabrese”. ”Io – ha aggiunto – sono stato spesso tratteggiato come uno che ha combinato chissa’ che cosa”. A questo punto il governatore della Calabria ha ricordato le due inchieste del pm De Magistris nelle quali e’ stato coinvolto: la prima sulla sanita’, in cui e’ stato prosciolto dal gip, e la seconda nota come ”Why not”. ”Fra tre giorni – ha proseguito – ci sara’ una sentenza a cui aspiro da due anni. Se dovessi essere condannato da un giudice terzo rispetto al pm non mi candiderei”.    Infine Loiero ha ricordato ”tre o quattro cose di un certo significato” approvate dalla sua giunta, come la stazione unica appaltante, l’impegno antimafia con la costituzione in parte civile in tutti i processi, la programmazione per i fondi europei e la legge per l’accoglienza degli stranieri e dei richiedenti asilo. Un applauso caloroso ha salutato le conclusioni dell’intervento di Loiero. (ANSA).

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ProCalabria a Pd: “Scegliere subito il candidato, anche riconsiderando le primarie”

strill.it  – 22 Gennaio 2010 – Le parole del presidente Napolitano a Reggio Calabria rendono giustizia ai cittadini calabresi che nelle ultime settimane sono stati accusati da una parte dell’opinione pubblica nazionale di essere una comunità intollerante e profondamente collusa con la criminalità organizzata. Napolitano ha ridato dignità e voce ai calabresi onesti che quotidianamente operano nella legalità contro l’arroganza della ndrangheta. E soprattutto il presidente Napolitano ha fatto bene a fare appello ai giovani calabresi e al loro impegno come grande risorsa per consentire alla regione di vincere definitivamente la battaglia di civiltà contro il malaffare. Condividiamo in modo particolare il richiamo che il Capo dello Stato ha  rivolto alle forze economiche, sociali e politiche nazionali e regionali che devono assumersi la responsabilità di combattere il crimine organizzato insieme ai calabresi, che già lottano nel loro agire quotidiano contro la malavita. Avremmo dovuto prevedere quanto è successo a Rosarno – ha dichiarato Napolitano – ed essere capaci di impedirlo. È questo l’impegno che ognuno di noi ha moralmente preso giovedì a Reggio Calabria davanti al Presidente e che oggi ha il dovere di portare avanti. Le forze politiche e sociali devono essere il coagulo di tutte le parti positive che vogliono impegnarsi per la crescita sociale, civile e culturale della Calabria. Il centrosinistra in questi ultimi anni ha saputo avviare un processo di ripresa che deve essere continuato, è stato artefice di una lotta reale contro i poteri mafiosi e ha buttato le basi per una reale ripresa economica della regione. Per questo motivo il centrosinistra deve riprendere la guida di questo processo di sviluppo ed uscire al più presto dallo stato di stallo in cui è precipitato negli ultimi giorni. È necessario scegliere subito il candidato alla presidenza della regione, recuperando un rapporto di fiducia con gli elettori che si è un po’ sfilacciato in seguito agli episodi delle ultime settimane all’interno del PD e di tutta la coalizione. ProCalabria ha pensato che un PD unito avrebbe potuto farsi promotore di una iniziativa in grado di allargare la coalizione a tutte le forze di opposizione al governo delle destre, che aspettano con bramosia di fare scempio delle ricchezze della Calabria. Sino ad oggi questo obiettivo non è stato raggiunto. Le divisioni interne al PD e le esitazioni dell’UdC, che sembra preferire lo schieramento delle destre in Calabria, ci obbligano a fare un ulteriore appello al Partito Democratico: è necessario che i suoi leader più responsabili individuino subito in modo unitario un candidato da offrire alla coalizione, anche riconsiderando l’opportunità di ricorrere alle primarie, previste come strumento privilegiato di scelta dallo statuto del partito. ProCalabria, come ha sempre dichiarato, sosterrà con coerenza il candidato che sarà individuato dalla coalizione in modo unitario e fa appello a tutti i partiti e a tutti i leader politici, soprattutto del PD, perché questo atteggiamento di responsabilità sia condiviso e mantenuto lealmente da tutti.

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REGIONALI: CALABRIA; C.SINISTRA, PRONTI A TRATTARE CON UDC, MPA, IDV

(ANSA) – CATANZARO, 19 GEN – Il centrosinistra calabrese e’ pronto ad aprire un tavolo di trattative con Udc, Mpa e Idv, ”senza veti e senza pregiudiziali”, in vista delle prossime regionali. E’ questa la decisione scaturita dalla riunione svoltasi stasera a Lamezia Terme, convocata dal segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, cui hanno partecipato segretari e responsabili dello schieramento del centrosinistra calabrese Pd, Federazione della Sinistra, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Socialisti, Verdi, ProCalabria, Patto per il Sud, Partito Liberale Italiano e Sinistra ecologia e liberta’. ”A conclusione – e’ scritto nel comunicato finale – unanimemente, dopo ampio e approfondito dibattito intorno alla relazione svolta da Guccione, si e’ deciso di aprire da subito un tavolo in Calabria, senza veti e senza pregiudiziali, per verificare le condizioni programmatiche per la costruzione di una larga coalizione aperta a tutte le forze che sono all’opposizione del Governo nazionale”. Era stato Guccione, prima dell’inizio della riunione, a parlare di un lavoro in corso per un ”confronto positivo” con Udc e Mpa e a registrare un ”interesse  addirittura da Idv per la costruzione di una nuova alleanza per la Calabria”. La riunione di stasera era stata convocata ”per affrontare e fare una prima valutazione sulla novita’ politiche registrate in queste ultime settimane che possono aprire in Calabria una nuova fase nella costruzione di una coalizione che sia in grado di vincere le prossime elezioni regionali”.

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REGIONALI: CALABRIA; FORZE CENTROSINISTRA A PD, “STOP A PRIMARIE”

(AGI) – Catanzaro, 2 gen. – “Il Pd abbandoni le logiche personalistiche e gli interessi di bottega e impegni tutte le energie nella costruzione di una coalizione capace di dare risposte alle istanze dei cittadini calabresi”.
E’ quanto si legge in un documento congiunto firmato da PDCI, PSI, PRC, Sinistra Ecologista e ProCalabria in merito alle prossime elezioni regionali. “La recente decisione di interrompere le primarie previste con legge – prosegue il documento – riteniamo offra l’opportunita’ di intraprendere le opportune valutazioni nel tentativo di far prevalere la sintesi e assumere scelte condivise capaci di costruire una salda coalizione di governo.
L’ostinazione di alcuni settori del PD a perseguire la strada delle primarie a tutti i costi potrebbe mettere a rischio la tenuta dell’attuale maggioranza di centrosinistra e mettere a repentaglio la riconferma del centrosinistra alla guida della Regione. In questo si coglie un atteggiamento autosufficiente che giudichiamo negativo che compromette tra l ‘altro l’allargamento della coalizione in quanto appare un azione di restringimento mentre riteniamo che condividere la costruzione di nuove alleanze passa attraverso un tavolo politico.
Le primarie, in ogni caso, di un solo partito cozzano con la ricerca di condivisioni allargate. Noi ribadiamo che l’esito delle eventuali primarie annunciate per il 10 gennaio non le riteniamo ne’ vincolanti e ne’ condizionanti e percio’ chiediamo di porre fine a questo autolesionismo e invitiamo il segretario regionale del PD Carlo Guccione a convocare immediatamente un tavolo politico per rilanciare il centrosinistra con un nuovo programma di governo per i prossimi cinque anni da offrire agli elettori che parta dalla un’analisi dettagliata di quanto e’ stato fatto in questa legislatura.
Riteniamo che questi cinque anni, seppur con notevoli difficolta’ – conclude il documento delle forze politiche di centrosinistra – rappresentano la base di un processo riformatore della Regione Calabria che dovra’ continuare per consegnare alle future generazioni un ente capace di programmare e non solo di inseguire le emergenze”.

REGIONALI: MISITI, PRIMARIE SI FACCIANO MA LE PAGHINO I PARTITI

(ANSA) – CATANZARO, 30 DIC – ”Le primarie non possono costare piu’ di 600 mila euro se, con identiche procedure, in Toscana sono bastati soltanto 400 mila euro. Qualora il costo in Calabria dovesse raggiungere cifre di milioni di euro pubblici, come viene denunciato da alcuni, e’ necessario cambiare strada”. Lo sostiene, in una nota, il deputato Aurelio Misiti, presidente di ProCalabria.
”Ma non deve essere questa – aggiunge – una giustificazione per non fare le primarie. Superando la pur pregevole normativa vigente, bisognerebbe mantenere l’utilizzo delle primarie per la scelta del candidato presidente, facendole finanziare dai partiti interessati e in primo luogo dal PD”.
”A nostro parere – dice ancora Misiti – nel Consiglio regionale si potrebbe realizzare oggi una maggioranza che tenga ferma la necessita’ di approvare una legge elettorale con l’abolizione del listino; l’abbassamento della soglia di sbarramento per i partiti e l’aumento di quella per le coalizioni, in modo da garantire una rappresentazione piu’ equa del tessuto, sociale senza pero’ intaccare il principio del bipolarismo; la presenza di tutte le province e l’elezione sicura di un congruo numero di donne nell’Assemblea”.

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REGIONALI: MISITI, DI PIETRO VOLEVA CANDIDARE LOIERO

(ANSA) – COSENZA, 28 NOV – ”Anche il presidente Di Pietro, coerentemente con i cinque anni di appoggio all’attuale esecutivo regionale, nel quale Italia dei valori ha preso parte nella fase iniziale con la partecipazione di Beniamino Donnici, aveva affermato con chiarezza che il candidato per la prossima legislatura non poteva che essere Loiero”. Lo afferma Aurelio Misiti in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero in edicola del settimanale Mezzoeuro.
”Riguardo poi alla rottura con il partito di Di Pietro – riferisce in un comunicato Mezzoeuro – Misiti dice chiaramente che non ha influito per niente la sua scelta di stare a fianco
dell’attuale governatore, ma il suo allontanamento e’ venuto fuori ‘da un sotterfugio da parte dei due deputati europei, De Magistris e Arlacchi”’.

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Regionali: Muzzì (PD), quella di Di Pietro è politica pregiudizio

(AGI) – Catanzaro, 23 Nov. – Mario Muzzì, componente della Direzione regionale del PD, commenta le ultime dichiarazioni di Antonio Di Pietro, critico verso il governatore Agazio Loiero. “Ancora una volta – afferma – IDV e il suo leader Di pietro si esercitano, a questo punto, proditoriamente, nella politica del pregiudizio, lanciando anatemi contro persone e fatti senza sentire il bisogno di motivarli con argomentazioni e riflessioni approfondite. Ancora una volta – continua – si assiste al primato della demagogia e del populismo di maniera che tanti danni ha sin qui provocato nel Paese determinando l’imbarbarimento del dibattito politico e la perdita di credibilità da parte dell’opinione pubblica nei confronti di tutte le istituzioni, nessuna esclusa. LEGGI TUTTO…

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Regionali: Adamo (PD), Idv non si tiri fuori dal centrosinistra calabrese

(ANSA) – CATANZARO, 23 NOV – ”Le dichiarazioni a Sky TG24 dell’on. Antonio Di Pietro e anche quelle dell’on. Ignazio Messina rilasciate sulla stampa odierna evidenziano, di fatto, una persistente difficolta’ di Idv rispetto alla vicenda regionale calabrese”. LEGGI TUTTO…

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Verso le regionali in Calabria e Campania

da Opinione.it – 13 Novembre 2009                      di Ruggiero Capone

 Calabria Campania dove osano le procure

Misiti e Scopelliti
Ma se in Puglia c’è maretta nel centro-sinistra ed in Campania si piange sia in casa Pd che Pdl, in Calabria l’uomo jolly è Aurelio Misiti. Quest’ultimo è l’unico eletto dell’Italia dei valori che risulta simpatico sia al centro-destra che al centro-sinistra. Tant’è vero che entrambi vorrebbero candidarlo per sconfiggere sia l’avversario che il battitore libero Di Pietro. Aurelio è un autentico politico italiano. Nativo di Reggio Calabria (Melicucco per essere precisi) nella vita non pubblica svolge l’attività di professore d’ingegneria. Ma è un abile mediatore, a dispetto della sua grande precisione ingegneristica: negli anni ’60, quando militava nel Pci, veniva corteggiato da tutti i partiti, persino dai “Boia chi molla” di Reggio (quelli della rivolta). La sua abilità venne presto riconosciuta, la Cgil scuola-università lo premiava negli anni ’70 con il trono di segretario nazionale. Da quel giorno non s’è più fermato. Presidente dell’Acea dall’83 all’87, e poi una lunga sequela d’incarichi, e nel ’95 Lamberto Dini lo sedeva sulla presidenza del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Misiti è stato Commissario straordinario per le grandi opere del Sud, assessore regionale nella giunta di centro-destra guidata da Giuseppe Chiaravalloti, e non c’è partito che, sbarcando in Calabria, non lo corteggi. Da due legislatire è deputato dell’Idv, ma non va daccordo con Di Pietro, di cui bacchetta l’antiberlusconismo estremo e viscerale. Il Pd teme Misiti, troppo autonomo per i suoi gusti. Soprattutto non piace ai dalemiani di Reggio-Calabria. Così qualche esponente della ex An sta cercando di convincere Misiti ad appoggiare una autorevole candidatura del Pdl per la Calabria. “Se Misiti aiutasse la candidatura di Giuseppe Scopelliti alla Regione – dice un addeto ai lavori – Loiero, Idv e Pd morirebbero all’istante”.

Le mire di De Magistris
In Campania è ormai evidente che le iniziative delle procure agevolano il centro-sinistra. LEGGI TUTTO…

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