Scarso interesse per la campagna o per le urne?

La campagna elettorale procede in modo del tutto diverso rispetto alle precedenti. La legge del centrodestra ha modificato i comportamenti di tutti coloro che si occupano di elezioni. Tutti lamentano l’estraneità del cittadino al processo decisionale delle elezioni. Egli non ha diritto di scelta tra i diversi candidati. La quasi totalità degli onorevoli sono già sicuri dell’elezione e quindi sono stati “nominati”. Loro la campagna elettorale possono anche non farla tanto stanno già in Parlamento. D’altra parte coloro che riempiono la lista perché dovrebbero darsi da fare? Chi va in giro a chiedere i voti? Solo le liste minori e quelle formate da persone scelte nella società civile, come i componenti della lista Di Pietro – L’Italia dei Valori.
Forse a causa del disinteresse dei grandi partiti, le liste piccole raccolgono consensi notevoli, che nessuno s’aspettava. Ma ciò comincia a innervosire i rappresentanti dei grandi partiti. Vengono scatenate campagne denigratorie verso tutti coloro che appaiono elettoralmente forti. Se l’azione si dovesse rivelare consistente si provvederà a rispondere per le rime. Anzi i capilista dei partiti maggiori hanno occupato le televisioni locali e non rispettano alcuna regola nell’affissione dei manifesti. Partono squadre di “galoppini” e in meno di qualche ora coprono ogni spazio possibile senza alcun rispetto delle regole comunali.
La lista Di Pietro Italia dei Valori ha scelto il tradizionale porta a porta e il contatto diretto con i cittadini.

di Aurelio Misiti
www.aureliomisiti.it



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