Calabria Ora – L’ultimatum della sinistra al Pd

c o 05.01.0905 gennaio 2010

Lamezia, otto forze partitiche chiedono l’annullamento delle primarie

LAMEZIA TERME: Il Pd calabrese, con la sua litigiosità spinta al suicidio collettivo, ha fatto una cosa di cui non c’è traccia nella memoria umana. E riuscito a ricompattare la sinistra plurale che, com’è noto, rappresenta la Cassazione della diaspora. E, parafrasando Gino & Michele, verrebbe da dire: “Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano” Formiche tra virgolette perché in Calabria, e oltre, esse hanno una storia, un radicamento e, cosa che non guasta, anche i voti. Da qui la loro consapevolezza che possono fare massa critica. Questa volta gli alleati del Pd si sono inbufaliti per davvero, non accettando che sia il Pd, col suo attendismo autolesionistico, a decretare la sconfitta della coalizione. Per non attendere oltre, e facendo autocritica per questa attesa, si sono riunite ieri a Lamezia le seguenti sigle: Per, Psi, Pdci, Verdi. Sinistra ecologia  libertà, ProCalabria, Patto per il Sud, Liberaldemocratici.

I convenuti hanno dato al Partito democratico una sorta di ultimatum, pena un estremo, ma sempre possibile divorzio dall’alleato maggiore.

Insomma, cose grosse. Promosso, introdotto concluso da Luigi Incarnato, l’incontro ha visto dispiegare le voci di Pino Scarpelli, Michelangelo Tripodi, Damiano Guagliardi, Felicita Cinnante, Carlo Migliori, Pino Guerriero, Eva Catizone, Franco Alimena, Fernando Pignataro, Tonino Perrelli, Eugenio Bacca, Ercole Nucera.

Nell’ordine del giorno approvato all’unanimità viene chiesto: 1) Rilanciare il valore e l’importanza della coalizione fondata su rapporti di pari dignità tra tutti i suoi componenti. 2) Annullamento delle primarie del Pd e superamento dell’autosufficienza e della logica maggioritaria che emergono dalla pratica politica del Pd. 3) Apertura immediata di un tavolo di confronto politico per definire il programma e per individuare il candidato alla presidenza della regione. 4) Il Pd si assume le proprie responsabilità presentando una proposta di candidatura la presidenza della Regione 5) Se il Pd non sarà capace di fare questo percorso politico e di dare una risposta politica a queste richieste allora i partiti e i movimenti riuniti oggi (ieri, ndr) a Lamezia si impegnano a sviluppare un confronto autonomo dal Pd per individuare una candidatura alla presidenza della Regione espressione di queste forze, “Dobbiamo mostrare i denti”, ha detto a un certo punto Guagliardi. E Incarnato, l’ha corretto: “dobbiamo muzzicarli

Lo stesso assessore ai Lavori pubblici ha aggiunto: “le primarie del Pd non ci interessano e, qualora dovessero essere fatte e dovrebbe (sic) esserci la vittoria di Peppe Bova, noi non ci stiamo”.

La platea dei convenuti, pur rispettando l’Udc, non crede che il partito di Casini possa faare in Calabria una accordo con il centrosinistra. “Non siamo figli di un Dio minore e abbiamo una nostra dignità”, ha tuonato la Catizone. Per Guerriero “la situazione è precipitata e non possiamo restare passivi in attesa delle loro primarie”. Fulmineo Tripodi: “Ci attendiamo adesso un atto di responsabilità da parte del Partito Democratico. Se davvero si vuole salvare il centrosinistra calabrese, e con esso una prospettiva di governo per il futuro della Regione, occorre allora rimuovere l’ostacolo di queste primarie-farsa”. Guagliardi ha avvisato “che la guerra dentro il Pd sarà infinita”. Tranciante la Cinnante: «La coalizione non è stata all’altezza sia dal punto di vista istituzionale che politico». Un’apertura di credito verso Loiero si è palesata da parte di ProCalabria e Patto per il Sud.

BRUNO GEMELLI



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