Gazzetta del Sud – Il reggino Misiti alle Infrastrutture

Il reggino Misiti alle Infrastrutture «Sarò al di sopra delle parti»

Entra nel governo con Gentile voluto da Tremonti all’Economia

Due calabresi nel governo Berlusconi: Aurelio Misiti di Melicucco e Tonino Gentile di Cosenza. Il primo, una volta uscito da Italia dei valori, ha aderito al Gruppo misto della Camera, il secondo, senatore, già di Forza Italia, è vice coordinatore del Pdl in Calabria. L’on. Misiti, ingegnere, un tecnico prestato alla politica, è stato destinato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Movimentata la giornata per Tonino Gentile in un primo temo destinato all’Ambiente. Poi è intervenuto Tremonti che ha chiesto a Berlusconi di assegnare a Gentile al suo ministero (Economia e Finanze): «Mi ha chiamato Berlusconi – dice Gentile – per darmi la notizia: “Tremonti ti vuole con lui”. Una soddisfazione personale e un riconoscimento per la Calabria. La prima persona che ho sentito, è stato il presidente della regione Peppe Scopelliti, pienamente soddisfatto del mio incarico. La Calabria ha portato un buon risultato e dobbiamo fare sinergia, Governo-Reggio, per sfruttare i vantaggi del Piano di sviluppo per il sud».
L’on. Aurelio Misiti si definisce «uno al di sopra delle parti». Per adesso è sottosegretario, «ma – dice – la delega mi verrà assegnata, con mansioni più ampie, dal prossimo Consiglio dei ministri, per cui il mio incarico sarà quello di vice ministro».
Eletto con Di Pietro, adesso è con Berlusconi.
«La mia è una scelta nell’interesse del Paese e della Calabria. Con il ministro Matteoli avrò modo di operare in un settore di cui sono competente. Per adesso però non intendo anticipare nulla, in attesa della delega».
Quando ha deciso di sostenere il governo?
«Quando mi sono reso conto che sarebbe stato un errore fare sciogliere anticipatamente la legislatura. Ad un premier bisogna dare la possibilità di governare per cinque anni anche perché altrimenti non si va da nessuna parte. È stato un errore anche far cadere Prodi. Serve continuità, non si può vivere di spallate».
Resta comunque indipendente?
«Sono per la realizzazione delle opere. Destra o sinistra poco conta. Quando c’è una cosa che non va mi dissocio, senza però assumere posizioni demagogiche e preconcette».
Il Piano di sviluppo è un’opportunità per il Sud?
«Sicuramente. Il credito di imposta e gli altri incentivi aiutano l’economia con pochi investimenti. Tremonti ha messo in campo un progetto interessante».
Come si pone con la Regione Calabria guidata da Scopelliti?
«Sicuramente in chiave positiva, anche perché bisogna riconoscere che in questo primo anno Scopelliti sta facendo bene a cominciare dalla sanità».

Tonio Licordari



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