Misiti: il Consiglio dei Ministri e il CIPE non dimentichino la banda larga

Roma, 28 nov – “Tra le misure contro la crisi che il Governo si appresta a varare per le infrastrutture è indispensabile che si finanzi anche la cosiddetta banda larga”. E’ quanto dichiara l’On. Aurelio Misiti capogruppo di Italia dei Valori nella Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera.
“Il presidente dell’Autorità delle Comunicazioni nella sua relazione annuale – argomenta il deputato – ha calcolato un potenziale di incremento annuo del Pil italiano di circa il 2% per 20 anni se il Paese si doterà rapidamente di una rete di nuova generazione a banda larga.
Negli ultimi tre anni in Europa e nel mondo si avverte la necessità di investire anche fondi pubblici per cablare il territorio: il Giappone prevede un impegno di 50 miliardi di dollari, negli Usa il processo si muove sulla spinta della competizione fra operatori, in Europa i principali operatori hanno avviato piani consistenti di sviluppo della banda larga. La stessa Telecom Italia ha pianificato per il decennio 2007-2016 investimenti per 10,4 miliardi di euro. Fin’anche la Turchia ha effettuato una gara per la banda larga a copertura di tutto il territorio nazionale. L’Italia ha bisogno di una Governo e di un Parlamento che, attuando una precisa formula imprenditoriale, consentano di massimizzare le ricadute industriali in modo da incoraggiare Telecom Italia e gli altri operatori e fornitori di tecnologie a investire nel settore, puntando a ritorni reddituali positivi.
Gli investimenti in questa nuova infrastruttura sono ritenuti ormai in tutti i paesi sviluppati necessari e indispensabili per uscire dall’attuale crisi e contribuire alla ripresa economica mondiale.
Il Governo e la Maggioranza – conclude Misiti – accolgano le proposte dell’Autorità e potranno così contare anche sul convinto appoggio delle Opposizioni”.



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