Finanziaria: Tremonti riforma Stato per decreto

(DIRE) Roma, 9 lug. – “Il metodo usato nel caso della manovra finanziaria, al di la’ del contenuto delle norme che il governo desidera che il Parlamento approvi, e’ quanto di piu’ anomalo si possa immaginare in un paese ormai abituato alla dialettica democratica”. Questa e’ la denuncia di Aurelio Misiti, capogruppo di Idv nella commissione Trasporti della Camera. La maggioranza, riferisce il deputato, “ha chiesto i rispettivi pareri alle commissioni parlamentari sul decreto legge 112 del 25 maggio 2008, mentre il governo presentava in commissione Bilancio decine di emendamenti per stravolgere completamente il testo originale”. Accusa Misiti: “Si vuole inserire con un sotterfugio, nella legge di conversione del dl, cio’ che non e’ passato nel decreto non possedendo il sigillo dell’urgenza. E’ assurdo, infatti, che riforme come quelle dei servizi pubblici, della rete di distribuzione dei carburanti, del piano della banda larga, delle semplificazioni per le imprese, delle procedure per il ritorno al nucleare, vengano approvate dal Parlamento senza il necessario approfondimento e contributo degli eletti dal popolo”. In altri termini, “la richiesta di pareri- conclude l’esponente dipietrista- riguarda una legge diversa dal decreto originario per bypassare la strozzatura della non costituzionalita’ e impedire, cosi’, un vero dibattito in Parlamento”.



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