Intervento dell’On. Misiti (capogruppo Grande Sud-PPA) sull’informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi relativi alla situazione dell’Ilva di Taranto

Signor Presidente, i dieci deputati di Grande Sud condividono la relazione molto dettagliata e puntuale del Ministro Clini.
Essi ritengono che il Governo, in tutta questa fase, abbia avuto un atteggiamento costruttivo e positivo, sia nei confronti della magistratura, che dei cittadini di Taranto. Il Governo ha puntato si alla difesa dei lavoratori dello stabilimento ma anche a salvaguardare la qualità dell’ambiente. Naturalmente qualcuno potrebbe osservare che l’Ilva in passato ha contestato le indicazioni del Governo e non ha quindi eseguito gli interventi di risanamento ambientali voluti dall’Esecutivo. Ma non ci si può dimenticare del fatto che prima dell’Ilva, Italsider non solo inquinava, ma gestiva l’impianto in perdita, oggi l’Ilva privata, fortunatamente è diventata un’industria in attivo, tra le principali siderurgie del mondo.
Grande Sud afferma che il decreto-legge del Consiglio dei ministri di dopodomani deve in primo luogo dichiarare Ilva di Taranto sito strategico, in secondo luogo va previsto un investimento per i danni causati all’impianto dalla pioggia, dal vento e dall’intensa tromba d’aria di questa mattina.

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Intervento in Aula dell’on. Misiti (Grande Sud) sull’approvazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 129 del 2012: Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto

Signor Presidente, i nostri deputati di Grande Sud voteranno a favore della legge di conversione del decreto-legge su Taranto. Oltre a quanto abbiamo illustrato ampiamente e dettagliatamente nella discussione generale, in cui siamo entrati nel merito del provvedimento esprimendo anche qualche suggerimento, accompagnato da qualche critica, noi oggi ci pronunciamo favorevolmente, per ragioni aggiuntive che cercherò di illustrare.
Siamo favorevoli perché il decreto dà risposte positive alle aspettative della città di Taranto in merito al disinquinamento previsto già da molti anni, essendo stato inserito il sito di Taranto tra i primi 14 siti da bonificare di interesse nazionale con il decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 1998. Successivamente, altri provvedimenti hanno indicato altri siti, fino ad un numero massimo di 57, nel nostro Paese.
Il decreto-legge, inoltre, si preoccupa di indirizzare e sbloccare finanziamenti già programmati e aggiungere altri finanziamenti da programmare per lo sviluppo di misure infrastrutturali complementari alla bonifica, per incentivare le imprese già insediate in quel territorio che si propongono di utilizzare tecnologie innovative dal punto di vista della tutela ambientale. LEGGI TUTTO…

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ILVA, MISITI (GRANDE SUD): “DECISIONE MAGISTRATURA BASATA SU NORMA OBSOLETA”

(9Colonne) Roma, 1 ago – “Un impianto siderurgico fornitore di semilavorati a tutta l’industria italiana, che produce il 75% del P.I.L. della provincia di Taranto, alimentando i movimenti di un grande porto con oltre 2000 navi all’anno, non può e non deve essere bloccato senza una ragione di gravità eccezionale dimostrata. Così il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti, commentando l’informativa del Ministro Clini.

“La decisione del magistrato di chiudere importanti reparti dell’impianto e di ordinare l’arresto dei vertici della grande impresa – sottolinea l’esponente del movimento arancione – è basata soltanto su una perizia redatta da due professionisti incaricati allo scopo. In un paese come il nostro tutto questo non dovrebbe accadere, in quanto, l’atto, forse sofferto del magistrato, è stato possibile soltanto grazie ad una norma giuridica obsoleta, assente in tutti gli ordinamenti degli altri paesi industrializzati e cioè – prosegue – una norma, da abolire, che definisce il magistrato giudicante “peritus peritorum”.

Per Misiti: “Gli Stati moderni infatti sono dotati di specifici istituti pubblici come CNR, ISS, ISPRA ecc, a cui la magistratura di norma si rivolge per ottenere perizie di alto livello tecnico-scentifico, a garanzia della magistratura e dei cittadini. Se fosse stata seguita questa modalità anche a Taranto – spiega -si sarebbe potuto scoprire che il rapporto tra i risultati delle indagini epidemiologiche del 2012 non possono essere collegati agli effetti di inquinamenti degli ultimi anni, ammesso che venga dimostrata una relazione diretta di causa ed effetto tra inquinamento e malattie dell’apparato respiratorio, ma semmai a situazioni ambientali degli anni precedenti al 2005, anno in cui sono state introdotte le nuove tecnologie; evitando così – conclude il capogruppo di Grande Sud alla Camera – una decisione scioccante, che, se non verrà modificata al più presto metterà in ginocchio gran parte del sistema produttivo italiano”.

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Intervento in Aula dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla situazione di ILVA di Taranto

Signor Presidente, ringrazio sentitamente il Ministro Clini, che ha illustrato molto dettagliatamente, sia in quest’Aula sia con i mezzi di comunicazione, la posizione del Ministero con grande dovizia di dettagli.
Non si possono nemmeno non condividere molte delle considerazioni che sono state fatte dai rappresentanti dei gruppi intervenuti, e cioè la difesa del lavoro e la difesa della salute. Tutti hanno detto una frase però, una frase che io ritengo che sia soltanto di facciata: rispettiamo la magistratura al 100 per cento, ma vogliamo però l’apertura della fabbrica anch’essa al 100 per cento, perché siamo con i lavoratori. Questa contraddizione va superata e dobbiamo porre una domanda, in questo minuto che mi resta: perché la chiusura e gli arresti dei dirigenti? È un fatto gravissimo, che deve essere l’ultimo atto di una procedura. In base a cosa? Le perizie affidate dalla magistratura in genere sono perizie affidate a dei professionisti. I magistrati, invece, dovrebbero basarsi su strutture scientifiche e tecniche dello Stato ovvero sulle perizie fatte dall’Istituto superiore della sanità, dall’ISPRA e dal CNR. La magistratura deve agire di conseguenza, senza investirsi del diritto, che è purtroppo previsto dalla legge, di essere il peritus peritorum. Ed è per questo che i magistrati possono intervenire in questa maniera. Io sono con la magistratura se si basa su questi giudizi peritali, e non sull’elenco dei periti, che possono essere molto spesso non a quella altezza che la situazione richiede.
È per questo che ritengo che stia andando bene l’opera del Governo e della regione, sia prima di questa legislatura, sia attualmente. La regione, il Ministero, il comune e la provincia stanno andando bene e devono continuare a portare avanti una procedura semplificata che porti alla verità nel più breve tempo possibile.

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