TERREMOTI: MISITI, CRESCIUTA SENSIBILITA’ CLASSI DIRIGENTI

(ANSA) – CATANZARO, 22 MAR – Intervenendo ad Agora’, trasmissione di Rai tre dedicata oggi al rischio sismico in Italia, l’on. Aurelio Misiti ha sottolineato come negli ultimi dieci anni, in particolare dopo gli eventi tragici di San Giuliano di Puglia e dell’Abruzzo, la sensibilita’ delle classi dirigenti nazionali e locali e’ cresciuta notevolmente.

E’ stata rinnovata – ha ricordato Misiti – la regolamentazione antisismica in rapporto alla classificazione dei territori e alla cosiddetta normativa tecnica, che per ciascuna zona sismica prevede specifici criteri progettuali e costruttivi di strutture e infrastrutture. In Italia – ha aggiunto – la gran parte dell’edilizia e’ stata realizzata prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche, pertanto oltre a predisporre un’attivita’ di controllo delle nuove costruzioni, e’ necessario affrontare l’adeguamento sismico degli edifici esistenti. Si tratta di un’opera ciclopica che richiedera’ investimenti enormi, sempre pero’ inferiori alle spese di ricostruzione dopo gli eventi sismici che statisticamente si verificheranno ad esempio nei prossimi cinquant’anni. Senza parlare della riduzione del numero delle vittime.

Dopo il crollo di San Giuliano di Puglia del 2002 – ha evidenziato Misiti – e’ stato portato a termine il monitoraggio delle scuole pubbliche italiane, con 46 mila sopralluoghi, che ha individuato settemila edifici scolastici fuori norma. Per 1.706 di essi e’ previsto l’avvio immediato dei lavori di ristrutturazione con uno stanziamento iniziale di un miliardo di euro. L’Italia quindi – ha concluso – sta avviando finalmente una politica di prevenzione contro i disastri provocati dai terremoti’.

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