COSTI POLITICA: MISITI (MISTO), SI COMINCIA BENE E SPESSO SI FINISCE MALE

(AGENPARL) – Roma, 05 gen – “In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Così è stato con l’ottimo primo ’68 che si è concluso con le brigate rosse ; si voleva migliorare la Costituzione e si è giunti invece alla sciagurata e confusa modifica del titolo V°; si è arrivati a dire che il Mezzogiorno è una grande risorsa del Paese e si può osservare facilmente come viene emarginato nei fatti dalla classe dirigente; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo,tedesco o francese; dopo tangentopoli si è più volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si è arrivati alla legge”porcata” di Calderoli . Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate, come ad esempio: – ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosidetti “partiti virtuali” odierni, che più di altri lanciano strali contro la “casta”; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come ad esempio i benefits degli ex, che devono ritornare ad essere comuni cittadini come si usa nei paesi civili; ridurre il numero dei parlamentari con la fine del bicameralismo perfetto , accorpare le Regioni a non più di sette; abolire le Province e portare il numero delle Amministrazioni comunali da oltre ottomila a un migliaio; adottare infine una buona legge elettorale per rendere protagonisti i cittadini. La realizzazione di queste proposte rappresenterà di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. Lo afferma sul suo blog nota On. Aurelio Misiti già vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
com/bat 051453 GEN 12



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