COSTI POLITICA: MISITI, GOVERNO PUO’ INTERVENIRE CON SOLUZIONI

 (ANSA) – ROMA, 5 GEN – ”In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Cosi’ e’ stato con l’ottimo primo ’68 che si e’ concluso con le Brigate rosse; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo, tedesco o francese; dopo tangentopoli si e’ piu’ volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si e’ arrivati alla legge ‘porcata’ di Calderoli”. Lo scrive sul suo blog il deputato Aurelio Misiti (gruppo Misto, Repubblicani azionisti). ”Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate – scrive Misiti – come ad esempio: ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosiddetti ‘partiti virtuali’ odierni, che piu’ di altri lanciano strali contro la ‘casta’; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come i benefits degli ex; ridurre il numero dei parlamentari, accorpare le Regioni a non piu’ di sette; abolire le Province; adottare infine una buona legge elettorale”. ”La realizzazione di queste proposte – sottolinea il deputato – rappresentera’ di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. (ANSA).



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