IL PROGRAMMA E IL GOVERNO

Napolitano con i saggi

Non vi è alcun dubbio che gli uomini scelti da Napolitano a far parte dei due gruppi di lavoro appartengano alle tre aree politiche rappresentate da Berlusconi Bersani Monti e che essi non dovrebbero avere difficoltà a trovare una sintesi condivisa di un programma minimo di 4-5 punti comuni alle tre coalizioni.
La scelta del Quirinale quindi tende a escludere la componente grillina. Cio’potrebbe favorire un accordo tra queste tre forze politiche,che insieme fanno il 70% degli elettori italiani , non solo per formare il nuovo Governo ma anche eleggere insieme il nuovo capo dello Stato. Le basi di un simile accordo possono essere gettate oggi nel previsto incontro Berlusconi -Bersani, a cui può influire ancora una volta positivamente il Presidente della Repubblica anche con una sua disponibilità a guidare l’Esecutivo, da cui per il bene della Patria nemmeno Grillo potrebbe sfilarsi. Abbiamo la fondata speranza che, viste le gravissime difficoltà in cui si trova il Paese, il buon senso prevalga.

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MISITI: LASCIARE GRILLO AL SUO DESTINO

Grillo - BersaniNel giorno di avvio delle consultazioni di Bersani per individuare una possibile maggioranza in Parlamento, il movimento 5 stelle manda un chiaro messaggio guidando, insieme all’alleato del PD Nichi Vendola, una sicura “gazzarra” contro il cantiere del TAV in Val di Susa, considerato dal PD un fattore fondamentale di sviluppo.
Quale prova più lampante di questa per dimostrare che Vendola e Grillo non possono essere alleati di governo per un PD impegnato ad aggregare le forze democratiche e riformiste onde far uscire il paese dalla crisi. In particolare che rapporto ci può essere tra il programma di un Renzi e quello nullista di costoro? Se Bersani non si avvedesse di queste differenze la sua esplorazione, affidatagli dal Capo dello Stato, non avrebbe alcuna possibilità di successo.

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MISITI: LUCE IN FONDO AL TUNNEL O PERIRE

berlusconiMonti

 

PD A RENZI, TEMA FINANZIAMENTO E' GIA' IN 8 PUNTI

I tre partiti, che sostanzialmente hanno governato insieme nell’ultimo anno e che hanno ottenuto il 70 per cento dei voti nelle recenti elezioni politiche, si stanno scavando la fossa con le loro mani; litigano tra loro come da tradizione senza accorgersi che così facendo si troveranno nel prossimo futuro agli ordini di un fanatico assolutista e dittatore di nome e cognome Gianroberto Casaleggio. Costui ha già scritto cosa vuole fare in Italia e nel Mondo; tra i suoi obbiettivi vi e’quello della riduzione della razza umana da sette a un solo miliardo di persone, come si può leggere nel suo blog. Usa Grillo per sperimentare le sue farneticanti teorie per poi estenderle dall’Italia agli altri paesi attraverso la rete, che in futuro sarà l’unico vero strumento di comunicazione sul pianeta. Vuole rifare subito le elezioni politiche con la stessa legge elettorale per ottenere il primo posto e così governare a suo modo: no giornalisti italiani, no Rai , no euro, no Europa, no TAV, no termovalorizzatori, no rigassificatori etcetera.
L’Italia sprofonderebbe così in un vero e proprio abisso.
Ogni persona di buonsenso a questo punto non può non essere d’accordo sulla necessità assoluta di arrivare subito a un governo senza i grillini, guidato da una grande persona esterna alla diatriba politica, per fare alcune riforme indispensabili e tornare così a nuove elezioni in concomitanza con le elezioni europee.
Se Bersani, Monti e Berlusconi scegliessero questa via si dimostrerebbero statisti di prim’ordine.

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RIFORME: MISITI, ELEFANTE HA PARTORITO TOPOLINO

(ANSA) – ROMA, 28 MAR – “Bene l’incontro tra Alfano, Casini e Bersani ma l’elefante ha partorito il topolino. I contenuti dell’accordo non solo sono modesti ma anche in parte contraddittori, insomma uno specchietto per le allodole con lo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle questioni prioritarie del Paese, come la riforma del mercato del lavoro su cui si gioca la credibilità del governo tecnico e la stessa sopravvivenza dei maggiori partiti”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti.
“Grande Sud – sottolinea l’esponente del movimento arancione -, preoccupato dalla situazione di empasse politica che si sta determinando nei rapporti tra governo e i partiti che lo sostengono, propone di aprire subito una finestra legislativa ad hoc per discutere e approvare in tempi brevi la riforma del mercato del lavoro, elemento essenziale per la ripresa dell’economia che avrà nei territori del Sud il suo baricentro.
Il governo e un Parlamento responsabili – conclude -, come dimostrano i provvedimenti già approvati, non possono che sviluppare, una volta di più, delle politiche finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo”. (ANSA).

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